Pubblicato il: 10/07/2020 alle 20:11
Legava la figlioletta di neanche due anni anche dalle 12 alle 21, per obbligarla a non muoversi mentre lei usciva di casa. In un'occasione l'aveva colpito così violentemente da romperle due denti con un colpo di cucchiaio perché aveva difficoltà a deglutire. E addirittura una volta, quando aveva 15 mesi, l’aveva lanciata contro il parabrezza dell’auto del padre naturale della piccola, un suo ex amante, per convincerlo a dargli dei soldi. Quando l’uomo si è rivolto ai carabinieri lei ha minacciato di vendicarsi sulla piccola: "L'ammazzo di botte e, se me la penso, una volte per tutte, la prendo e la butto dal balcone". Uno sconcertante quadro di sevizie quello emerso dalle indagini dei carabinieri di Catania nei confronti di una 23enne, madre di tre figli, due bambine di 5 e 2 anni e un maschietto di due mesi, arrestata e posta ai domiciliari in un'altra casa.
Il Gip, su richiesta della Procura, ha disposto anche la misura interdittiva della sospensione dell'esercizio della responsabilità genitoriale per sei mesi nei confronti della 23enne. Stando a quanto accertato dalle autorità, la donna, che vive in un paese della provincia etnea, avrebbe problemi di tossicodipendenza e avrebbe minacciato e picchiato anche l'attuale convivente e i suoceri quando gli rifiutavano il denaro per comprare la droga. La famiglia ha sempre evitato di sporgere denuncia per paura delle vendette annunciate dalla 23enne sulla figlioletta, nel tentativo di proteggerla, ma senza riuscirci. Le violenze sono emerse dopo la denuncia ai servizi sociali comunali di una parente che ha notato la bambina piena di lividi e con un occhio sanguinante. La donna ora deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, estorsione, furto in abitazione ed uso indebito di carta di credito