Pubblicato il: 15/03/2015 alle 08:44
Avviato a pieno ritmo, presso il Liceo Scientifico “A. Volta”, il progetto “Lauree scientifiche”, finalizzato alla formazione ed all’aggiornamento dei docenti di Scienze della secondaria superiore. Il progetto, del quale l’istituto Volta è stato designato dal ministero dell’istruzione sede regionale, ha registrato una massiccia partecipazione di insegnanti provenienti dagli istituti superiori di tutta la Sicilia e prevede cinque incontri formativi, dei quali il primo e l’ultimo, rispettivamente il 9 marzo e il 19 maggio, con sede presso il liceo scientifico nisseno, mentre gli altri tre, le cui date sono 13 marzo, il 27 marzo e il 23 aprile, organizzati rispettivamente presso l’Università di Palermo, Catania e Messina, grazie alla partnership stipulata tra gli stessi atenei ed il Liceo Volta. Nel primo incontro, in sessione plenaria, dopo l’introduzione ed il saluto del Dirigente Scolastico, prof. Vito Parisi e quello della prof.ssa Anna Maria Catalano, referente regionale del progetto, sono intervenuti il dott. Giorgio Cavadi, rappresentante dell‘Ufficio Scolastico Regionale, e i docenti universitari Insolia, Floriano, Guidi, Persano Adorno, Immè, Serroni, Branchina. Varie le tematiche affrontate: la riforma scolastica, il collegamento di competenze, i test di accesso presso le Università a numero programmato, gli strumenti didattici idonei a promuovere il successo universitario degli studenti e arginare il fenomeno dell’abbandono precoce degli studi universitari. “Nella ferma convinzione che il successo formativo e lavorativi dei giovani dipenda sia dagli istituti superiori sia da un sereno e costruttivo approccio con il mondo universitario – ha commentato il dirigente scolastico Parisi – , uno degli obiettivi formativi più importanti del progetto è costituito dal raccordo e confronto continuo tra istituti superiori e Università, al fine di orientare gli studenti ad intraprendere percorsi di studio di ambito scientifico e promuovere profili professionali richiestissimi nel mondo del lavoro”.