Pubblicato il: 01/05/2014 alle 07:51
La disoccupazione resta ai massimi storici con un tasso al 12,7%, quella giovanile si conferma alla cifra monstre del 42,7% ma in questa valle di lacrime c'e' un barlume di speranza che arriva dal dato sull'occupazione. Il tasso infatti a marzo e' aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, al 55,6%. Si tratta, spiega l'Istat, del primo rialzo da giugno 2013. Vero anche che a livello tendenziale diminuisce do 0,2 punti percentuali ma il segnale positivo, ancge se piccolo, c'e'.
Entrando nel dettaglio, l'Istat segnala che il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 248 mila, diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma aumenta del 6,4% su base annua ( 194 mila). Per quanto riguarda i giovani, a marzo erano occupati 915 mila tra i 15 e i 24 anni, in aumento dell'1,4% rispetto al mese precedente ( 13 mila) ma in diminuzione del 6,0% su base annua (-59 mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,3%, aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente ma diminuisce di 0,9 punti nei dodici mesi. Il numero di giovani disoccupati, pari a 683 mila, aumenta dell'1,3% nell'ultimo mese ( 9 mila) e del 6,8% rispetto a dodici mesi prima ( 43 mila). L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari all'11,4% (cioe' piu' di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza aumenta di 0,1 punti percentuali nell'ultimo mese e di 0,8 punti rispetto allo scorso anno. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioe' la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati), e' pari al 42,7%, sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente ma in aumento di 3,1 punti nei dodici mesi. “Sappiamo che la disoccupazione e' elevata ma bisogna attendere per giudicare”, commenta il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando con la stampa italiana a Londra.
Padoan si dice certo che “le cose cambieranno, ma”, aggiunge, “e' ancora presto per dirlo”. Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, parla di “qualche modesto spiraglio ma ancora assolutamente insufficiente”. Il leader della Cgil, Susanna Camusso, spiega che al centro della manifestazione del primo maggio ci sara' il problema della disoccupazione. Per la Cisl, la situazione del mercato del lavoro “pare ormai incancrenita”. La Uil giudica “non sufficienti” i “piccoli segnali” di inversione di tendenza sull'occupazione. Un altro segnale importante – dopo gli allarmi per il pericolo deflazione – arriva dai prezzi al consumo che ad aprile tornano a salire dello 0,6% annuo e dello 0,2% mensile.
La ripresa dell'inflazione, spiega l'istituto, e' principalmente imputabile all'accelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e alla riduzione dell'ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati.