Rubrica a cura della ginecologa Daniela Anzelmo e dell’ostetrica Cettina Andaloro
Nella diciassettesima settimana di gravidanza il bambino è lungo circa 12-15 centimetri e pesa circa 150 grammi. Il cordone ombelicale è diventato più resistente, spesso e lungo. Uno strato protettivo chiamato vernice caseosa inizia a crearsi attorno alla sua pelle mentre dei depositi di grasso continuano giorno dopo giorno a depositarsi sotto la pelle del piccolo per poter poi mantenere la giusta temperatura corporea al momento della nascita. Il piccolo tiene la testa e il corpo più eretti e la sua forma è più proporzionata, mentre comincia a sviluppare i polpastrelli sulle piccole dita delle mani e dei piedi e si forma il meconio nel suo intestino. Questo consiste in una sostanza nero verdastra molto viscida e la sua presenza nel liquido amniotico al momento del parto è un segnale di sofferenza fetale in atto. A quest’epoca, cominciano a formarsi i bronchioli respiratori e i primi abbozzi degli alveoli polmonari, una specie di bolle piene d’aria in cui si verificheranno gli scambi di ossigeno tra polmoni e sangue del bambino una volta nato. Questo sviluppo terminerà alla 27a settimana di gravidanza. Infine, se il bambino è un maschietto, la ghiandola della prostata inizia a svilupparsi. A questo punto il bambino pesa più della placenta.
Alla diciottesima settimana di gravidanza continua la formazione dello strato adiposo sottocutaneo e le piccole formazioni cartilaginee che formano l’orecchio interno si ossificano diventando più sensibili ai suoni. Poiché contemporaneamente si sviluppa anche il cervello, il piccolo avverte quei suoni che lo accompagneranno per tutto il resto del periodo della gravidanza e li cercherà una volta nato per tranquillizzarsi: il battito ritmico del cuore della mamma, il rumore del suo intestino e soprattutto il suono della sua voce. Il suono ritmico e la voce della mamma, infatti, si mescoleranno sapientemente nella ninna nanna dopo la sua nascita. Intorno ai nervi comincia a formarsi una pellicola protettiva chiamata mielina, processo che terminerà dopo un anno dalla nascita, e nel caso il feto sia una femminuccia già si è formato il suo apparato riproduttivo interno.
Alla diciannovesima settimana di gravidanza il piccolo è lungo circa 16 cm e pesa intorno ai 200 g, i capelli cominciano a crescere, i reni hanno iniziato a produrre urina e all’interno delle gengive si sviluppano le gemme dentarie. Gli arti sono proporzionati al corpo ed è possibile cominciare a sentire i primi calcetti se questa è una seconda gravidanza, ma alla prima bisogna aspettare ancora qualche giorno. La vernice caseosa ricopre il suo corpo e protegge la sua pelle dall’aggressione del liquido amniotico. Le ovaie delle femminucce hanno già un corredo di oltre 6 milioni di ovuli. Il cervello specializza le aree destinate alle percezioni sensoriali e i ritmi circadiani, ossia i ritmi sonno-veglia, permettendo un sonno di circa 20 ore al giorno.
Alla ventesima settimana di gravidanza il feto ha raggiunto la metà delle sue dimensioni finali: è lungo circa 25 cm e pesa circa 300 gr. Una sottile peluria ricopre tutto il corpo, cominciano a formarsi i capelli e la pelle si struttura per formare i quattro strati che la compongono, contenendo le linee delle impronte digitali, immutabili nella sua vita, che lo rendono individuo unico al mondo. Ha quasi completato il suo sviluppo e d’ora in poi dovrà solo crescere in altezza e peso.