Avrebbero gestito terreni dei parchi delle Madonie e dei Nebrodi per conto della mafia, ricevendo anche finanziamenti comunitari per la gestione di imprese agricole riconducibili a cosa nostra. I finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Caltanissetta, in collaborazione con il servizio centrale investigazioni sulla criminalità organizzata, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito dodici misure cautelari. Gli arrestati sono 11 di cui 6 in carcere e 5 ai domiciliari, c'è infine un divieto di esercizio dell'attività professionale. Il provvedimento è stato firmato dal gip di Caltanissetta.
Tra gli arrestati ci sono alcuni appartenenti e altri fiancheggiatori di cosa nostra. È stato disposto anche il sequestro di immobili, aziende, beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 7 milioni di euro.
Alle 11 i dettagli dell'operazione verranno dati in procura di Caltanissetta, alla presenza del procuratore capo, dei sostituti procuratori titolari delle indagini, del comandante provinciale della guardia di finanza e del comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria nisseno.