Il primo Dpcm del governo Draghi è entrato in vigore da meno di una settimana ma è già destinato a subire delle modifiche. La cabina di regia si è riunita ieri a Palazzo Chigi e ha esaminato il recente parere espresso dal Comitato tecnico scientifico sulle ulteriori misure da adottare per piegare la curva dei contagi da Coronavirus.
A farne le spese potrebbero essere ancora bar e ristoranti: per loro si profila una chiusura totale il sabato e la domenica anche anche nelle regioni che si trovano in fascia gialla. Un intervento che ricalca quanto chiesto dagli esperti del Cts, secondo cui bisognerebbe agire nei weekend esattamente come fatto a Natale: una zona rossa in tutta Italia per evitare il più possibile gli assembramenti.
Con questa nuova misura, nei weekend sarebbe vietata l'apertura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie per l’intera giornata e verrebbe consentito l'asporto di cibo e bevande fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per ristoranti, enoteche e vinerie e la consegna a domicilio. L'ipotesi di una nuova stretta però fa già montare la protesta dei ristoratori, ridotti allo stremo dopo un anno di restrizioni e chiusure.(Gds.it)