Pubblicato il: 16/03/2024 alle 09:01
Continuiamo a ricevere in questi giorni decine di segnalazioni da contribuenti che hanno ricevuto il preavviso di fermo amministrativo del proprio autoveicolo, anche per tributi già pagati o riferiti ad immobili di cui non erano più proprietari.
Si registrano anche casi di fermo amministrativo già iscritto lo scorso anno, di cui – a detta dei malcapitati – non sembrerebbe essere stata data preventiva comunicazione.
Paradossale è, poi, il caso (si spera isolato) del cittadino sancataldese che è venuto a conoscenza del provvedimento in questione in occasione di un normale controllo dei Carabinieri, che gli hanno irrogato una multa di circa duemila euro.
Raccogliendo l’invito dei numerosi cittadini interessati, il Movimento Le Spighe ritiene opportuno chiarire che le cosiddette “ganasce fiscali” – provocando l’effetto di bloccare di fatto la circolazione del veicolo del contribuente debitore – così come imposto dalla legge, devono essere necessariamente precedute dalla verifica della regolare notifica degli atti di accertamento e riscossione e soprattutto del preavviso contenente la specificazione dei tributi non pagati e l’avvertimento che in mancanza di pagamento nei successivi 30 giorni si procederà all’iscrizione del fermo.
Solo così potrà essere consentito al contribuente di verificare l’effettiva esistenza del suo debito e di provvedere al relativo pagamento, eventualmente rateale, oppure di richiederne l’annullamento. Dunque, in tal modo si eviterà che il cittadino debba essere costretto a pagare suo malgrado tributi non dovuti o magari prescritti al solo scopo di scongiurare il blocco del suo veicolo e i conseguenti disagi.
Pertanto, gli esponenti del Movimento politico ritengono necessario che l’amministrazione comunale e il sindaco a questo punto intervengano sulla questione e richiamino la Soget al preciso rispetto di tutti gli adempimenti prescritti, al fine di evitare abusi e vessazioni nei confronti dei cittadini sancataldesi.
La tematica sarà anche oggetto di un’interrogazione, così come precisato dai consiglieri Mario Lupica, Chiara Fulco e Massimo Emma.
Nel frattempo, si invitano i malcapitati a continuare a segnalare le anomalie riscontrate e a richiedere alla società di riscossione, con l’apposito modulo facilmente reperibile sul sito della Soget S.p.A., di dimostrare la regolare notifica degli atti di accertamento e dell’imprescindibile preavviso di fermo.