Pubblicato il: 08/09/2021 alle 12:02
Nel cortile del nobile palazzo, nacque un cinematografo che negli anni Cinquanta venne anche dotato di un tetto apribile: meraviglia delle meraviglie, oggi nascosta in un teatro, ma ad ascoltarla, la storia è bellissima. Come lo è anche quella di San Giovanni, l’antica chiesa dei Gerosolimitani che crebbe sotto il segno di don Buccoleri, il prete degli zolfatari. E come non infilarsi nella fabbrica del torrone dove si viene avvolti da una nube di profumo caramelloso? Caltanissetta? Presente! Per la quinta volta, la città partecipa a le Vie dei Tesori: da sabato prossimo, tre weekend, dall’11 al 26 settembre, con il supporto del Comune e con la collaborazione di una bella squadra di professionisti: Alice Bifarella, Pasquale Tornatore, Michele Mendolia Calella, Luigi Garbato, Aurelia Speziale, e la squadra di Creative Spaces capitanata da Eros Di Prima che si occupa dell’intera logistica.
Otto luoghi scelti con cura per rileggere la città alla luce delle sue ricchezze culturali: con diverse novità, qualche ritorno, alcune conferme. Un programma che accontenta ogni gusto: chi ama andar per absidi e altari – San Domenico è stata restaurata e sarà possibile visitare la cripta con i colatoi per essiccare i cadaveri; chi vuole immergersi nel silenzio – e quindi sceglie la pace della Batiedda per cercare le tracce delle tante fanciulle che qui vennero educate alla vita sociale che le attendeva; chi cerca percorsi nella natura (e ce ne saranno diversi tra cui scegliere), chi cammina seguendo olfatto e gusto (un gradito ritorno, quello delle cantine Averna).
“Siamo felici che Le Vie dei Tesori sia ritornato a Caltanissetta e noto con piacere che ogni anno si riesce a comporre un programma interessante anche per i nisseni. E’ un modo per riappropriarci della nostra città” dice il sindaco Roberto Gambino mentre l’assessore e vicesindaco Grazia Giammusso sottolinea come “Il festival che in un primo tempo aveva privilegiato soltanto i siti culturali, adesso allarga l’offerta anche a esperienze bellissime sul territorio”.
“Siamo qui per il quinto anno consecutivo, con un’offerta molto importante che mette in risalto siti sconosciuti della città – interviene Marcello Barbaro, vicepresidente de Le Vie dei Tesori – Quest’anno aggiungiamo anche Terre dei Tesori un progetto di riscoperta del territorio attraverso aziende agricole, bagli, cantine, piantagioni”. Tre weekend, per un nuovo festival di “resistenza”, il secondo post covid.
Un nuovo viaggio alla scoperta della città per il festival che qui festeggia i suoi “primi” cinque anni: otto luoghi scelti dal team sul territorio. Si potranno scoprire le tele “fasciste” di Gino Morici nell’ex Palazzo delle Poste, oggi sede della Banca Sicana. Andar per chiese: il mausoleo dei Moncada un tempo era a San Domenico, e non ne è rimasta traccia, ma la cripta c’è e sarà una sorpresa visitarla, con le sue tre tipologie diverse di colatoi; la chiesa dei cavalieri Gerosolimitani era invece San Giovanni, fu danneggiata dalle bombe del ’43 ma quando venne ricostruita divenne il regno di don Salvatore Buccoleri, il prete degli zolfatari amante della fotografia: i suoi scatti raccontano la dura vita dei minatori e dei carusi. Nel Collegio di Maria Chiesa Maria SS. della Grazia si educavano le fanciulle più ricche, che crescevano dietro le “gelosie” come le monache; la sedia del presbitero fu usata da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita nel 1993. Gli imponenti gruppi scultorei (Vare) dei fratelli Biangardi, che sfilano il Giovedì Santo, sono invece esposti a San Pio X. Un bel ritorno è quello del Museo Averna dove si spiegheranno che la famosa ricetta segreta dell’amaro (elisir cappuccino) ottenne il Brevetto della Real Casa nel 1912. Due i teatri, molto diversi tra loro: il Regina Margherita, il teatro della città, affianca la Chiesa del Carmine, oggi sede del Municipio; e il teatro Rosso di San Secondo occupa ancora il cortile interno di Palazzo Moncada, ma ve lo spiegheranno.
PASSEGGIATE. Le famose “passeggiate” de Le Vie dei Tesori quest’anno condurranno in giro per la città, per raccoglie il fil rouge delle “Saracinesche d’arte” create da Carlo Sillitti, fino alla mostra “Contagi” a Palazzo Moncada. Un walking tour rievocherà il dramma di Caltanissetta sotto le bombe del ’43, e un altro percorso, stavolta teatralizzato, entrerà nell’ex miniera di zolfo di Gabara, dove il mimo Lino Pantano prenderà spunti dalla novella di Pirandello, per condurre fino al 1881 e a Gessolungo in cui morirono 65 minatori tra cui 19 “carusi”. Altra passeggiata fuori porta è quella a Monte Capodarso e alla riserva naturale orientata, condotto proprio dal direttore, Carmelo Bartolotta.
ESPERIENZE. Sul filo del gusto: degli otto torronifici dell’800 sono rimasti in pochissimi, e tra questi ci sono di certo Geraci e Tentazioni e sapori. E un’altra vista interessante sarà quella alle Tenute Lombardo: passeggiata tra i vigneti (soprattutto Catarratto e Nero d’Avola), e piccoli assaggi de i loro prodotti. TERRE DEI TESORI Una nuova esperienza per Le Vie dei Tesori e per chi la segue: andare alla scoperta di aziende agricole di eccellenza che grazie al Programma di sviluppo rurale (PSR) Sicilia, finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), hanno ammodernato impianti e strutture adeguandosi così agli obiettivi di ecosostenibilità sanciti dal Green Deal europeo e dalla strategia del “Farm to fork”. Una misura di sostegno ai giovani che scommettono per la prima volta in agricoltura rilevando aziende esistenti (anche dei nonni o dei genitori) o creandone di nuove. E così si sono insediati più di tremila giovani agricoltori, che hanno avviato progetti concreti di ammodernamento e sviluppo nelle proprie realtà agricole, introducendo nuove tecnologie o adottando processi produttivi e gestionali innovativi. Questi “imprenditori 10 e lode”, di cui Le Terre dei Tesori propone una selezione, sono un esempio per chi volesse riconsiderare l’attività agricola e la vita in campagna, oggi valida alternativa ai grandi centri urbani. Durante il festival, molte aziende apriranno le porte alle visite, alla conoscenza del loro mondo e alle degustazioni. L’elenco e le esperienze su www.leviedeitesori.com