Pubblicato il: 28/09/2019 alle 09:28
Manca un ultimo weekend ed è già cominciata la corsa al sito: chi prenota in gran fretta l’ipogeo nascosto, chi non vuol perdere l’unica possibilità di visitare una chiesa che tornerà a chiudere le sue porte, chi vuol bearsi di un panorama inedito, da assaporare mentre si gusta un bicchiere di vino. Il popolo de Le Vie dei Tesori sa che mancano solo tre giorni e molti luoghi ritorneranno inaccessibili. Nei primi due weekend, i visitatori sono stati 46 mila, spalmati su tutta la Sicilia che è diventata un unico museo diffuso.
Caltanissetta ha deciso di mettercela tutta e per questo ultimo weekend aggiunge perle alla collana: oltre a riaprire questo weekend le porte di Villa Grazia (che l’anno scorso fece un boom di visitatori), dell’ex Palazzo delle Poste con gli affreschi fascisti di Morici, e della cappella di San Giuseppe dentro il Museo Diocesano, propone un inedito percorso tra le chiese più belle (spesso con iniziative ad hoc per il festival), ad iniziare da San Francesco con una quadreria visitabile in esclusiva per Le Vie dei Tesori; la chiesa della Provvidenza dove foto e documenti raccontano il rapporto di Leonardo Sciascia (che qui si sposò) con la città; Sant’Agata al Collegio con gli affreschi del Borremans e la chiesa del Signore della Città con alcuni cimeli appartenuti al venerabile Padre Angelico Lipari. Riapre le porte anche lo stabilimento Averna dove da un elisir “cappuccino” nacque l’amaro della Real Casa, donato ai visitatori in formato mignon.