Pubblicato il: 31/07/2015 alle 08:23
Epistassi, questo il nome scientifico della perdita di sangue dal naso senza apparenti cause o traumi. Almeno il 60% degli italiani, almeno una volta nella vita (in particolar modo d’estate) ha perso sangue dal naso. Generalmente questo fenomeno è più diffuso tra i bambini e gli adolescenti per via della fragilità dei piccoli vasi sanguigni all’interno del naso ciò si può tranquillamente curare a casa usando un po’ di ghiaccio o una semplice pressione delle dita, tenendo la testa bassa per far si che la pressione sanguigna plachi nel migliore dei modi la rottura dei capillari (e non con la testa alta come molti credono); ma l’epistasi è frequente anche in età adulta.
L’ufficio formazione della croce rossa nissena spiega che l’epistassi è spesso legata a: “Un piccolo trauma, come quello di soffiarsi il naso troppo vigorosamente, l’abitudine, comune nei bambini, di infilarsi le dita nel naso, infezioni come il raffreddore e la Rino sinusite, allergie, esposizione al sole, che essicca la parte interna del naso, e al caldo, che favorisce la dilatazione dei vasi che irrorano il setto nasale, e quindi il rischio di rottura“.
Se la fuoriuscita di sangue dal naso dovesse presentarsi con frequenza, in particolar modo in fase adolescenziale nella ragazze, il motivo può esser ricondotto al periodo che precede “la mestruazione perché prima del ciclo si verifica una congestione della mucosa nasale, con vasodilatazione, che comporta una maggiore suscettibilità a stimoli minimi”.
Se gli episodi persistono potrebbe esser causa della pressione alta o ad una coagulazione del sangue inappropriata: “Episodi ripetuti dai 50 anni in su potrebbero essere la spia di uno sbalzo pressorio e rappresentare una sorta di salasso naturale. Anche i disturbi della coagulazione possono causare un’emorragia intensa che tende a non arrestarsi. In questi casi è opportuno farsi misurare la pressione e sottoporsi ad alcuni esami del sangue per scoprire la causa scatenante”.
Il fenomeno dell’epistassi è molto frequente in estate, per via delle alte temperature che facilitano l’aumento della pressione, chi è predisposto a ciò deve evitare ambienti troppo secchi e polverosi, evitare di stare sotto il sole, o di fare sport durante le ore più calde, effettuare lavaggi nasali a base di soluzioni saline e deumidificare i locali nei quali si vive o lavora. Suggeriamo comunque, nel caso di epistassi frequenti che la cosa migliore da fare sia parlarne con il medico.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta