Pubblicato il: 08/10/2014 alle 09:06
Il problema dell’emergenza sociale, messo in evidenza dall’ultimo intervento pubblico del consigliere di Caltanissetta Protagonista Oriana Mannella, è una questione che, secondo il parere del consigliere comunale del Polo Civico, Salvatore Licata, va affrontato con la collaborazione e cooperazione dei rappresentanti siciliani, nazionali ed europei.
“La questione, seconda solo all'atavico fenomeno della disoccupazione – ha spiegato il rappresentante del Polo Civico – rappresenta una emergenza umanitaria internazionale che, pero, trova uno dei punti di maggiore acme proprio a Caltanissetta dove è allocato un centro di accoglienza, tra i pochi in Italia, attorno al quale si raccoglie, anche e soprattutto in clandestinità, una massa variegata di esseri umani alla disperata ricerca di un future”.
Una situazione alla quale la città si è assuefatta ma, secondo il parere del consigliere, invece della rassegnazione, è necessario reagire e dire “basta”.
Al centro di Pian del Lago “si consuma la violazione sistematica dei diritti umani per gli ospiti a cui corrisponde specularmente una riduzione di diritti primari per noi cittadini, primo fra tutti quello alla sicurezza, alla base di un vivere civile normale. La soluzione, tuttavia, non può essere trovata seguendo la via emotiva, bensì mettendo in atto un'azione politica che non può riguardare solo l'Amministrazione comunale – sarebbe da sola inefficace – ma che riguardi tutti gli attori protagonisti: la Regione, il Governo e, perché no, anche l'Europa”.
Salvatore Licata, dunque, auspica una sinergia tra le parti politiche locali, invita anche a mettere in pratica “quel desiderio di collaborazione tanto manifestato negli ultimi tempi” e sensibilizza il deputato nazionale Ncd affinchè possa interagire con il Ministro degli Interni Angelino Alfano, affinchè si possa creare “un vertice operativo con tutte le parti polico-istituzionali interessate, prima fra tutte l'Amministrazione comunale”.
“A Novembre l'operazione italiana Mare Nostrum dovrebbe essere in tutto o in parte soppiantata dall'intervento europeo Frontex Plus; coinvolgendo il Commissario europeo agli affari interni, perché non puntare, allora, alla istituzione di una sede decentrata di Frontex proprio a Caltanissetta? Ne avrebbe tutti i requisiti soprattutto di tipo logistico.
Così come, considerato che grazie all'operazione Frontex l'Italia potrebbe risparmiare diversi milioni di euro al mese, perché non destinare al Comune di Caltanissetta, e agli altri Comuni nelle stesse condizioni, dei consistenti finanziamenti compensativi da impiegare per la infrastrutturazione, l'integrazione culturale e la sicurezza?
Sono tutti spunti perché l'NCD possa mettere in pratica quel desiderio di collaborazione tanto manifestato negli ultimi tempi nei confronti dell'Amministrazione comunale. Ora ha l'occasione giusta per dimostrare che si può passare dalle vacue parole ai fatti concreti”.