Pubblicato il: 10/04/2015 alle 09:29
Questa settimana il centro formazione della Croce Rossa di Caltanissetta, rispondendo alle domande che spesso vengono poste nei corsi di educazione alla salute, vogliono porre un focus sul calcio, elemento fondamentale per il benessere fisico.
Cosa è? Il calcio è il minerale più abbondante e la quinta sostanza più abbondante dell’organismo. Circa il 99% del calcio nell’organismo è depositato nelle ossa e nei denti. Il rimanente 1% si trova nei tessuti molli, nei fluidi cellulari e nel sangue.Partecipa al processo di coagulazione del sangue, di stimolazione dei nervi e dei muscoli, al funzionamento dell’ormone paratiroideo e al metabolismo della vitamina D. Il rapporto calcio-fosforo nelle ossa è di 2,5:1. Perché il calcio possa espletare al meglio la sua funzione, deve essere accompagnato da magnesio, fosforo e dalle vitamine A, C, D e possibilmente dalla vitamina E. Per la stabilità ossea sono necessari la vitamina A, il magnesio e il fluoro. Il calcio si trova insieme al magnesio, il sodio, il fosforo, lo stronzio, il carbonato e il citrato.
Cosa fa? La funzione principale del calcio è di agire in concomitanza con il fosforo per la formazione e il mantenimento delle ossa e dei denti. Un’altra funzione importante è quella di creare delle riserve del minerale nelle ossa in modo che il corpo possa utilizzarle. La quantità di calcio contenuta nelle ossa varia continuamente secondo il tipo di alimentazione e i fabbisogni dell’organismo.
Quando le concentrazioni sono troppo elevate (calciumrigor), gli ormoni e la vitamina D fanno sì che il calcio venga depositato nel suo punto di riserva: le ossa. Quando sono troppo basse (tetania da calcio) lo squilibrio viene corretto in diversi modi: nei reni, con un’eliminazione più lenta, nelle ossa che controllano il rilascio delle quantità necessarie, e nell’intestino che favorisce l’assorbimento. Il calcio conservato nelle ossa, rifornisce il flusso sanguigno, che non viene influenzato dall’assunzione alimentare. Tuttavia una carenza alimentare cronica diminuisce le riserve nelle ossa dopo un certo numero di anni.
Come trovarlo nell’alimentazione? Tutte le acque naturali contengono calcio quale componente fondamentale della loro “durezza” sotto forma di solfato e bicarbonato. Entra nella composizione delle ossa e dei denti, partecipa ai meccanismi della coagulazione ematica, permetti gli scambi materiale attraverso la membrana delle cellule. Ha un ruolo primario nei processi di contrazione della muscolatura liscia, scheletrica e del miocardio e prende parte, come cofattore a numerose reazioni enzimatiche.
Il calcio rappresenta il componente cationico più abbondante. L'individuo assume giornalmente con gli alimenti 500-800 mg di calcio. L'assorbimento intestinale del calcio è favorito dalla presenza della vitamina D e dai sali biliari, mentre è inibito dall'acido ossalico e dall'acido fitico. Bisogna quindi fare attenzione se si introducono forti quantità di verdure ricche di ossalati (spinaci, crescione, barbabietola, pomodori, etc.) oppure cereali o farine integrali di grano, orzo, avena, mais che contengono molto acido fitico.
Il latte e i suoi derivati ne sono fonte sicura, ad eccezione dei fiocchi di latte, che ne contengono molto poco. Altre fonti sono le sardine e il salmone inscatolati con la lisca, tofu, ostriche, broccoli, foglie di senape, verza, prezzemolo, crescione d’acqua, mandorle, asparagi, lievito di birra, melassa, cavolo, carruba, fichi, nocciole, prugne, semi di sesamo, yogurt, siero del latte, latte di capra, kelp, avena, formaggio e pane integrale. In caso di allergia ai derivati del latte si possono assumere integratori. Ci sono alcuni alimenti ai quali viene aggiunto il calcio come la gassosa, il succo di arancia, il latte ad alto contenuto di calcio e il pane.
I fattori dell’assimilazione: L’assorbimento del calcio è alquanto difficoltoso e di solito solo il 20-30% del calcio ingerito viene assorbito. Le donne dopo la menopausa possono arrivare ad assorbirne solo il 7%. Una quantità che va dai 100 ai 200 milligrammi viene filtrata dal sangue ed espulsa con le urine, mentre altri 160 milligrammi circa vengono eliminati con le feci. Una parte si perde col sudore, ma solo in caso di malattia o di attività fisica molto intensa in ambienti caldi e asciutti.Quando l’organismo ne è carente l’assorbimento è più efficace; quindi maggiore il bisogno e minore la quantità di calcio nell’alimentazione, migliore sarà l’assorbimento. Quest’ultimo aumenta anche durante periodi di crescita rapida. Il lattosio presente nel latte favorisce l’assorbimento. Lo zinco e il magnesio non ostacolano l’assorbimento.L’assorbimento del calcio dipende anche dalla presenza di quantità adeguate di vitamina D, che insieme all’ormone paratiroideo regola la quantità di calcio nel sangue. Il corpo ha bisogno di fosforo nelle stesse quantità, ma non dovrebbe mai superare la quantità precisa di calcio. Calcio e fosforo vengono utilizzati congiuntamente per dare resistenza alle ossa. Se vengono assunte quantità eccessive di uno dei due minerali, il minerale in eccesso non viene utilizzato in modo efficace. L’alimentazione tipica americana, povera di calcio e ricca di fosforo (a causa di alimenti molto diffusi come le bibite gassate, alimenti lavorati come gli insaccati, il formaggio e altri cibi pronti), può causare fragilità ossea. In caso di iperparatiroidismo viene prelevata dalle ossa una quantità eccessiva di calcio. Le vitamine A e C sono necessarie per l’assorbimento del calcio. I grassi, in quantità limitata, come pure la bile e i sali biliari, muovendosi lentamente attraverso il tratto digerente, ne facilitano l’assorbimento.
Per approfondire:
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