Pubblicato il: 29/08/2014 alle 09:00
Èstato ricordato oggi a Palermo l'imprenditore Libero Grassi, ucciso il 29 agosto di 23 anni fa in via Vittorio Alfieri da Cosa nostra per essersi pubblicamente rifiutato di pagare il pizzo. All'iniziativa sono intervenuti Piero Grasso, presidente del Senato e il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico. Ai lati del manifesto che racconta di quel sacrificio ci sono due corone di fiori, una da parte del presidente della Regione e l'altra del Comune di Palermo. Per espressa decisione dei familiari non ci sono lapidi di marmo, ma una scritta sul muro che ogni anno viene ridipinta dalla figlia di Libero, Alice. Accanto alla vedova, Pina Maisano Grassi, e ai figli, Davide e Alice, sono i volontari del comitato Addiopizzo e dell'associazione Libera. Poi un applauso della piccola folla radunatasi in via Alfieri, poche le persone affacciate ai balconi, pochi i cittadini, mentre tra i rappresentanti di istituzioni e associazioni erano presenti, tra gli altri, il questore Maria Rosaria Maiorino, Giuseppe Catanzaro, vicepresidente di Confindustria Sicilia, Roberto Agnello, assessore regionale al Bilancio, Giovanna Marano assessore comunale alle attività produttive, Gregory Buongiorno, presidente Confindustria Trapani, il rettore Roberto Lagalla, il commissario antiracket Santi Giuffrè, il prefetto Francesca Cannizzo, il magistrato Leonardo Agueci, il parlamentare Beppe Lumia, Rosanna Montalto, Tano Grasso, presidente onorario della Fai.