Pubblicato il: 24/02/2024 alle 09:54
Tre persone sono state fermate su ordine della Procura di Agrigento perchè coinvolte nella rissa di ieri pomeriggio – scoppiata nel piazzale della concessionaria di auto, all'ingresso del Villaggio Mosè, – in cui è stato ucciso Roberto Di Falco, 38 anni, di Palma di Montechiaro. I tre indagati sono di Palma di Montechiaro e stanno per essere portati in carcere. Domani, la Procura chiederà la convalida e lunedì tutto sarà rimesso nelle mani del giudice. L'inchiesta, delicata e complicata, non è conclusa. Il provvedimento è arrivato dopo circa 12 ore di interrogatori indagini.
Il 38enne Roberto Di Falco, è morto al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove è giunto dopo essere stato ferito con un colpo d'arma da fuoco all'addome. La sparatoria è avvenuta ieri pomeriggio nel quartiere commerciale di Villaggio Mosè davanti ad una concessionaria di auto. C'è stata prima una colluttazione e poi la sparatoria. Sono intervenuti i poliziotti della squadra mobile e della scientifica con il coordinamento del procuratore Giovanni Di Leo.
Una violenta discussione che è sfociata in una tragedia, secondo una prima ricostruzione, quella tra il titolare dell’esercizio commerciale, Lillo Zambuto, e Roberto Di Falco, un altro commerciante di auto, di 38 anni, originario di Palma di Montechiaro. A perdere la vita è stato Di Falco, che al culmine della lite ha estratto una pistola, ferendo Zambuto. L’arma si è inceppata e durante una colluttazione, in cui sono intervenuti i figli del titolare dell’autosalone, è partito un altro colpo che ha raggiunto all’addome Di Falco. Una ferita che non gli ha dato scampo.
A quanto pare alla base del gesto ci sarebbero state questioni legate alla compravendita di autovetture. Di Falco, che aveva da poco aperto un autosalone al Villaggio Mosè, sarebbe stato uno dei principali concorrenti di Zambuto. Questa è una delle ipotesi che gli investigatori stanno vagliando. L’uomo, che non aveva precedenti e non sarebbe legato ad ambienti criminali mafiosi, avrebbe avuto un raptus che lo ha portato ad impugnare una pistola e ad affrontare il suo concorrente sulla piazza di Agrigento.