“Va bene l’abolizione delle province, ma i dipendenti vanno pagati ed equamente distribuiti in base alle funzioni in altri enti locali. Alla sola ex provincia di Caltanissetta il Ministero dell’Interno deve oltre 45 milioni di euro”. A dichiararlo è la parlamentare nissena del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri a margine della interrogazione rivolta al Ministero dell’interno ed a quello dell’Economia e delle Finanze in cui la stessa deputata sottolinea come la provincia regionale di Caltanissetta vanti un credito pari a 45.194.230,06 euro.
“La legge finanziaria per il 2008 (legge n. 244 del 2007) – si legge nell’interrogazione della parlamentare nissena – ha eliminato, con decorrenza dal 1 gennaio 2008, il vincolo normativo contenuto nell’articolo 47, comma 1, della legge n. 449 del 1997 – recante misure per la stabilizzazione della finanza pubblica – e successive modifiche e integrazioni che imponeva l’erogazione delle risorse finanziarie da parte dello Stato a favore delle province solo al raggiungimento di determinati limiti di giacenza nelle tesorerie di tali enti. Ovviamente il Movimento 5 Stelle è a favore dell’abolizione dell’ente provincia ma bisogna prima pensare alle sorti del personale che non può essere abbandonato a se stesso, per questo proponiamo l’abolizione dalla carta costituzionale ma prevediamo la immediata e relativa distribuzione del personale attualmente impiegato e delle sue funzioni presso altri enti (comuni e regioni). Questo governo invece fa solo spot – sottolinea ancora Azzurra Cancelleri – va avanti a suon di slogan che però si ripercuotono sulla vita dei cittadini: è quello che sta avvenendo ai lavoratori delle province, lasciati in balia di una riforma insensata e malfatta che ha solo creato confusione a danno loro e delle loro famiglie. Per questo – conclude la deputata nissena – ho chiesto ai Ministri di effettuare entro tempi certi e celeri, il pagamento in favore della provincia regionale di Caltanissetta della somma di euro 45.194.230,06, oltre che degli interessi dalla nascita del diritto fino al soddisfo”.