Pubblicato il: 05/03/2024 alle 12:07
Andrea Zuzzè è il nome del giovane stilista nisseno laureato in Fashion Design con 110 e lode che ha rivoluzionato la figura della Geisha attraverso abiti contemporanei che rimarcano la silhouette femminile occidentalizzando la famosa “artista” giapponese. Con il titolo di tesi di laurea magistrale “la rivoluzione della geisha dall’antico Oriente al moderno Occidente, dalla scuola di Kyoto alla passerella: una lotta contro la stereotipia e la generalizzazione della sua figura”, lo stilista mira a rivendicare la figura della geisha, sfatando dei miti, stereotipi e cliché su cui l’Occidente verte nell’associare questa figura a quella di una prostituta.
In un connubio tra Oriente ed Occidente, la geisha in questa collezione di moda haute-couture di Andrea Zuzzè diventa una dark lady parigina, una geisha contemporanea che si racconta al mondo occidentale, non soltanto per il suo bagaglio culturale appreso nella scuola di Kyoto, ma anche attraverso il suo corpo senza più temere pregiudizi e stereotipi sociali. La collezione F/W2024 di Andrea Zuzzè, vede l’utilizzo di tessuti nude che nell’ideale dello stilista, diventano la seconda pelle delle donne e si affiancano a tessuti più prorompenti come la pelle, il gessato ed il vinile.
Ai kimono che avvolgono l’artista giapponese, lo stilista ha sostituito lunghi camicioni dalla lunghe maniche a strascico, gli obi diventano corpetti ed i piccoli e squadrati fiocchi giapponesi diventano per lo stilista grandi architetture da posizionare sui longevi corpi femminili. Ogni geisha vestiva a differenti strati, dunque, lo stilista ha deciso di porre i capi secondari, come la biancheria intima, i sottogonna ed i reggiseni, capi principali da mostrare senza più pudore, apportando un’innovazione nel mondo della moda.
La famosa donna dagli occhi a mandorla è il pretesto per il giovane stilista per lanciare un chiaro messaggio d’inclusività, legato al contesto sociale in cui stiamo vivendo che vede il predominio di alcune etnie su di altre, il razzismo e la misoginia di uomini contro le donne. In ogni sua collezione Andrea Zuzzè porta in passerella una donna emancipata e virile che interpreta una pluralità di ruoli senza mai trascurare la propria femminilità e che rivendica la propria identità di fronte ad una società maschilista che la rende prigioniera di un sistema sociale finalizzato al concetto di “Donna Barbie” o “Oggetto”.
In foto i capi di Andrea Zuzzè indossati dalla giovane modella nissena Maria Randazzo.
Favolosi, complimenti!!
Continua così!!
😘