Pubblicato il: 24/03/2022 alle 10:20
Il Tribunale collegiale ha deciso: non ci sono elementi sufficienti a sostenere che Lorenzo Gentile, 67 anni, di Pietraperzia, si sia respo responsabile di violenza sessuale e stalking nei confronti della ex compagna – una donna di Caltanissetta – ed è quindi stato assolto da entrambe le ipotesi di reato. I giudici hanno applicato la formula assolutoria che prevede la mancata consistenza ed efficacia degli elementi, che corrisponde alla vecchia insufficienza di prove. L’accusa era pesante: in base alla denuncia presentata dalla persona offesa, nel 2014, l’imputato, non accettando la fine della relazione con la sua ex, si sarebbe presentato in casa sa costringendola ad avere rapporti sessuali pur non essendo consenziente e in altre occasioni l’avrebbe pedinata per strada, appostandosi nei pressi della casa della donna e arrivando, sempre secondo quanto denunciato dalla donna, ad aggredirla.
Una ricostruzione che aveva condotto la Procura nissena a chiedere la condanna dell’imputato a 8 anni e 10 mesi; richiesta a cui si era associato il legale di parte civile della ex convivente di Gentile, l’avvocato Massimiliano Bellini, il quale aveva avanzato anche una richiesta di risarcimento danni. L’avvocato difensore Maria Francesca Assennato aveva invece chiesto l’assoluzione di Lorenzo Gentile, sostenendo che la ricostruzione accusatoria presenterebbe numerose lacune, soprattutto in merito al racconto di alcuni episodi da parte della persona offesa. Racconto che, in molte parti, sarebbe stato poco lineare e che presentava, sempre secondo la difesa, numerose contraddizioni. Entro tre mesi il Tribunale depositerà la motivazione della sentenza. (Vincenzo Pane, La Sicilia)