Pubblicato il: 07/05/2014 alle 08:22
Giura che sarà la sua prima e ultima conferenza stampa, Gioacchino Lo Verme, candidato sindaco di Alternativa Civica Liberale che all'esordio dell'incontro con i giornalisti ammette che la sua campagna elettorale sarà improntata sul silenzio verso microfoni, telecamere e taccuini preferendo altro genere di propaganda.
“Il mio palcoscenico è la strada, io vengo dalla strada, ho fatto il medico come una missione. Nella strada, magari al mercato, sarò felice di incontrare anche la stampa”. Lui ha detto inoltre che non parteciperà a incontri o trasmissioni. Al suo fianco ci sono i suoi supporter, come Maurizio Reas, l'ex sindaco di Santa Caterina Nino Fiaccato, l'ex assessore Filippo Longombardo, Jonathan Cazzetta ed Ettore Cassarino.
“Il programma essenziale – spiega il medico Lo Verme parlando del programma – è quello sul sociale per questa città. E' quello che stiamo vedendo, girando la città, in maniera preminente, che la gente sta male, che soffre. Io sono sceso in politica per poter avere uno strumento amministrativo che mi possa aiutare a fare questo. Poi ci sono programmi interessanti su rifiuti e altri punti, ma la preminenza è il sociale e basta, noi avremo questa priorità”. Sull'inciucio con Forza Italia e Nuovo Centro Destra che avevano dapprima puntato su di lui e poi compiuto un clamoroso dietrofront per sostenere Sergio Iacona, Lo Verme ha chiarito che questo “avvicinamento” non c'è mai stato.
“E' stata una cosa veramente molto personale da parte di alcuni personaggi. Io lo definisco un avvicinamento unilaterale da parte loro, così come è stato unilaterale l'allontanamento. Questo aveva danneggiato la nostra immagine e il nostro progetto, noi eravamo partiti come movimento civico e siamo rimasti tali, siamo partiti da soli e contiamo di rimanere da soli, ora e sempre. Quello che stava succedendo, non per nostra volontà, ci aveva arrecato danni e offuscato l'immagine di pulizia e trasparenza di cui siamo fieri e che abbiamo messo come logo della nostra campagna elettorale. Vedevo che gli amici e i candidati nelle liste erano demotivati, confusi e disorientati e ancor di più io, che mi rendevo conto che tutto questo si stava ritorcendo in maniera negativa su di noi, condizionando i candidati in consiglio comunale”. In proposito il candidato di Acl ha ribadito che per questo motivo ha fatto saltare la conferenza stampa con i vertici di Ncd e Fi.
Ritornando ad affrontare il punto focale del suo programma e i motivi per i quali i nisseni dovrebbero condividerlo, Gioacchino Lo Verme ha spiegato che “la città è assolutamente matura per credere in un progetto tutto votato al sociale, peggio di così non può andare, tranne che tutti i 60 mila abitanti di Caltanissetta non vadano a mangiare al boccone del povero. Io cerco di portare avanti un progetto e sono sicuro che tutto quello che diciamo lo diciamo con sincerità e senza nascondere nulla. Non abbiamo secondi fini”.