Pubblicato il: 08/10/2014 alle 09:38
I 12 consiglieri dell’opposizione del consiglio comunale di Caltanissetta hanno presentato al Sindaco Giovanni Ruvolo un’interrogazione relativa al Codice Etico degli Amministratori pubblici.
In particolare l’opposizione, per garantire un corretto e trasparente iter dei lavori durante tutta la legislatura desidera chiarire che tutti i soggetti destinatari del codice etico devono ricevere copia integrale del documento (così come prevista dall’allegato della delibera di consiglio comunale n.11 del 04/03/2011) e sottoscriverlo.
Solo in questo modo, infatti, i cittadini potranno sentirsi tutelati del fatto che i loro dirigenti adotteranno quel codice di autoregolamentazione, improntato sul rispetto di principi etici generali, quali l’obbligo di diligenza, lealtà, imparzialità, trasparenza, correttezza ed efficienza.
Nel caso in cui questo documento non sia stato ancora consegnato gli stessi consiglieri desiderano sapere quali sono stati gli impedimenti che hanno causato il ritardo.
Hanno firmato il documento, presentato da Oscar Aiello, anche Calogero Adornetto, Davide Mirisola, Gianluca Bruzzaniti, Walter Dorato, Antonio Favata, Angelo Failla, Calogero Bellavia, Valeria Alaimo, Giovanni Magrì, Oriana Mannella e Toti Petrantoni.
I soggetti destinatari del Codice Etico devono garantire che: “nell’adozione delle decisioni perseguiranno sempre la soddisfazione degli interessi generali dei cittadini, al margine di qualsiasi altro fattore che sia espressione di posizioni personali, familiari, corporative, clientelari o di qualunque altro tipo che possa confliggere con questo principio” (art.4, comma 2); “si asterranno da tutte le attività private o di interesse che possano supporre un rischio di insorgenza di conflitto di interesse con l’incarico pubblico. [Si intende che esiste conflitto di interesse quando le decisioni da adottare abbiano relazione con affari nei quali confluiscano l’interesse dell’incarico pubblico ed interessi privati proprio, dei familiari diretti, dell’attività professionale o interessi condivisi con persone terze]” (art.4, comma 3); “non utilizzeranno la propria posizione o i propri poteri per ottenere utilità per se stesso o per persone legate da vincoli familiari, lavorativi, partitici o sindacali”(art.4, comma 6); “eserciteranno le loro funzioni secondo i principi di buona fede e dedizione al servizio pubblico, e si asterranno non solo da condotte contrarie a tali principi, ma anche da qualunque altro comportamento che comprometta la neutralità dell’esercizio della funzione pubblica ai quali sono stati delegati” (art.4, comma 13); “comunicheranno agli organismi comunali competenti tutte le condizioni che potrebbero determinare un conflitto di interessi con il ruolo politico svolto” (art.4, comma 17).