Pubblicato il: 04/03/2015 alle 11:57
Alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, in seguito alla vicenda della frana della collina Sant’Anna, hanno chiesto al sindaco Giovanni Ruvolo, in qualità di Responsabile della Protezione Civile di Caltanissetta chiarimenti in merito ai lavori di esecuzione degli interventi di miglioramento dell’assetto idrogeologico e di messe in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto.
Prima firmataria dell’interrogazione è Adriana Ricotta (Udc) insieme ai consiglieri Angelo Failla e Rino Bellavia (Ncd), Gianluca Bruzzaniti, Antonio Favata e Walter Dorato (Officine Politiche), Giovanni Magrì e Valeria Alaimo (Movimento Cinque Stelle), Oscar Aiello e Calogero Adornetto (Forza Italia) e Oriana Mannella (Caltanissetta Protagonista).
I consiglieri desiderano avere chiarimenti in merito all’iter successivo al finanziamento ottenuto nel febbraio 2014, i tempi di attuazione del progetto, quali interventi sono stati messi in atto dal primo cittadino per sollecitare l’avvio dei lavori e se questa vicenda che coinvolge una cinquantina di persone poteva essere evitata sollecitando un urgente avvio dei lavori anche in considerazione delle previsioni meteorologiche.
La vicenda, infatti, presenta un cambio di responsabili al vertice del progetto che durante la procedura di appalto è passato dalle mani dei referenti nisseni dell’ufficio tecnico ai Tecnici del Genio Civile di Enna. Quel che si desidera comprendere è se il “mancato controllo da parte delle figure tecniche precedentemente preposte dal Comune di Caltanissetta (una delle quali era il Dirigente della Protezione Civile) sui tempi della procedura di appalto, ed in particolare sui tempi di consegna dei lavori all’Impresa, abbiano concorso al protrarsi dei tempi dell’inizio dei lavori e quindi delle attività di prevenzione del rischio che gli stessi avrebbero potuto attivare, scongiurando così, in tutto o in parte le conseguenze dannose che si stanno verificando in Contrada S.Anna”.
Le anomalie, secondo i firmatari dell’interrogazione, non si fermano qui ma desiderano comprendere se vi sia stata una “sproporzione dei tempi per la consegna dei lavori all’impresa individuata, ancora oggi non effettuata, privando così la città dei potenziali benefici che avrebbe potuto esitare con l’inizio dei lavori di consolidamento della collina”.