Pubblicato il: 14/10/2022 alle 12:09
Terminato lo spoglio alla Camera, Lorenzo Fontana è il nuovo presidente. In attesa della proclamazione ufficiale, secondo i dati ufficiosi avrebbe ottenuto 225 voti. 77 per Maria Cecilia Guerra, 52 per Federico Cafiero de Raho, 22 per Matteo Richetti, uno ciascuno per Debora Serracchiani e Riccardo Molinari. Undici le nulle, 6 le bianche. I deputati del Pd, con gli alleati, e quelli del M5S non hanno applaudito al momento della proclamazione di Lorenzo Fontana presidente della Camera. Solo i deputati di Azione hanno applaudito. Standing ovation dalla maggioranza.
"Fontana è un estremista, una persona con posizioni radicali sui diritti civili, un filo putiniano mai pentito, e per me non può rappresentare l’interezza della Camera dei deputati. Abbiamo fatto il nome di Maria Cecilia Guerra che è stato sostenuto da Pd e altre componenti ma non da tutta l’opposizione. Sarebbe stato forse meglio, ma se fossimo stati uniti saremmo anche andati alle elezioni insieme". Così all’Adnkronos Laura Boldrini sull’elezione del presidente della Camera.
"Con la candidatura di a Presidente della Camera le destre unite svelano la loro vera faccia: omofoba, misogina, sessista e filoputiniana. Il re è nudo". Lo scrive in un tweet Monica Cirinnà, responsabile Diritti del PD. Matteo Salvini invece si è appena complimentato personalmente col neopresidente della Camera Lorenzo Fontana. Così la Lega, rendendo nota una foto dell'abbraccio tra i due. "Conosco Fontana, persona di grandissimo spessore. Credente convintissimo che difende i valori in cui crede. Non è omofobo come lo descrive l’opposizione. Persona con grande rispetto di tutti. Legge i salmi. Queste critiche non le vedo fondate". Così all’Adnkronos Lorenzo Cesa dopo il voto alla Camera dei deputati.
Lorenzo Fontana, classe 1980 da Verona, approda alla presidenza della Camera da fedelissimo di Salvini, considerato uno degli uomini più ascoltati dal segretario federale, con cui ha condiviso l'esperienza da europarlamentare a Bruxelles. E' il secondo leghista a guidare la Camera dei deputati. Sullo scranno più alto di Montecitorio nel biennio 94-96, fu la volta di Irene Pivetti, che a soli 21 anni divenne la terza carica dello Stato. 'Lorenz' per gli amici, nelle sua città è stato molto vicino all'ex sindaco Flavio Tosi, che lo ha sposato come pubblico ufficiale, matrimonio celebrato prima con rito cattolico latino tradizionale, di cui Salvini è stato testimone di nozze.
Fontana, pluri-laureato, a partire dal diploma in Scienze politiche all'Università di Padova, giornalista pubblicista, nasce politicamente come consigliere comunale nella città scaligera, per essere poi proiettato in Europa nel 2009, come capo delegazione della Lega nord. Diviene vicepresidente della Camera, dopo le elezioni del 4 marzo 2018, che lo hanno portato alla sua prima legislatura nazionale dopo le due trascorse all'Europarlamento. Poi la sfida al ministero per la famiglia e disabilità, che guiderà dal giugno del 2018 al luglio dell'anno successivo, divenendo infine ministro degli Affari Europei negli ultimi tre mesi del governo gialloverde. Da titolare della Famiglia è pronto a ribadire – da ultra-cattolico – le sue posizioni tradizionaliste sulla famiglia e sull'aborto ("diritto umano al contrario").
Nel 2019 'patrocina' il convegno mondiale delle Famiglie a Verona, la sua città, meeting che animò polemiche per la presenza di esponenti ultra-reazionari, come Dimitri Smirnov, arciprete ortodosso russo che definì "assassine e cannibali" le donne che decidono di abortire. Sul tema della natalità zero, Fontana ha scritto un libro, 'La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi', assieme all’ex banchiere Ettore Gotti Tedeschi. Tra le sue proposte da ministro della Famiglia si ricordano l'indennità di maternità, il rimborsi per le baby-sitter, la cancellazione dell'iva sui pannolini, il rilancio dei consultori e il via libera agli sgravi fiscali alle aziende che mantengono le madri al lavoro. Vicesegretario della Lega per Salvini premier dal 2016, amico dei governatori Zaia e Fedriga e di Giorgetti, Fontana è anche responsabile del dipartimento Esteri della Lega. Nel partito è stato uno dei maggiori sostenitori della Russia di Putin, considerato un leader in grado di difendere i valori identitari e cristiani, posizioni di un tempo, ora messe da parte, dopo la guerra scatenata da Mosca contro Kiev. Tra le sue passioni, oltre la teologia e la filosofia, anche il calcio, tifosissimo dell'Hellas Verona. (Fonte Adnkronos)