Pubblicato il: 22/09/2020 alle 16:07
L'ospedale Vittorio Emanuele di Gela entro il 2021 avrà una nuova terapia intensiva, ristrutturata ed efficiente, con dieci posti letto di cui due dedicati all'isolamento e macchinari all'avanguardia. Sarà realizzata su un'area di circa 1.000 mq. al Piano Terra del Padiglione C, collegata agevolmente con il Blocco Operatorio adiacente, e avrà nuove aree dedicate all'accesso e alla sala d'attesa. A curare la progettazione completa, la realizzazione delle opere e degli impianti fino al collaudo sarà Eni che per il nosocomio gelese ha stanziato 2 milioni dei 30 previsti per fronteggiare l'emergenza Covid in tutte le aree del territorio nazionale in cui opera ed è presente. L'avvio dei lavori è previsto entro il 2020 e dureranno da 6 a 12 mesi, a seconda dello scenario che sarà determinato dall’andamento dell’epidemia.
Questa mattina il Sindaco Lucio Greco e l'assessore alla Salute, Nadia Gnoffo, hanno preso parte al sopralluogo che ha visto la presenza del Presidente della Raffineria di Gela Francesco Franchi, del responsabile Salute di Eni Filippo Uberti e del direttore generale dell'ASP, Alessandro Caltagirone. Sopralluogo propedeutico alla liberazione e alla cessione delle aree che saranno oggetto di ristrutturazione. Eni, Asp e Comune insieme anche per mettere a tacere le voci, del tutto infondate, secondo cui Eni abbia deciso di dirottare su Caltanissetta i fondi stanziati per Gela.
“Questi sono fatti, non chiacchiere – ha sottolineato il Sindaco Greco – e l'incontro di oggi conferma come Gela rientri nel programma nazionale di Eni. Il progetto per la nuova terapia intensiva sta andando avanti, inizia a prendere corpo e si sta individuando l'ala da recuperare. Il progetto è ancora preliminare, ma lo ritengo molto valido e realizzabile in tempi celeri. Intendo, comunque, convocare un ulteriore incontro con il direttore generale e tutti i primari del nosocomio per confrontarci e andare avanti in piena condivisione con chi vive l'ospedale e può dirci quali sono le esigenze e le carenze della struttura. Ci stiamo lasciando il passato alle spalle – conclude – e anche con questo nuovo progetto guardiamo al green, all'industria sostenibile e alla salute”.
“Quella di oggi – aggiunge l'assessore Gnoffo – è la dimostrazione che la politica che si mette al servizio del territorio sa dare risposte concrete nell'esclusivo interesse della città. E' un segnale importante quello che oggi danno Eni, Asp e territorio, insieme per un unico progetto a favore di Gela. Stiamo portando avanti un lavoro sinergico e miticoloso affrontando i problemi e le tante criticità nelle giuste sedi istituzionali. Il nostro ospedale soffre tante ataviche carenze, sia in termini strutturali che di personale, ma abbiamo anche tante eccellenze che svolgono ogni giorno un lavoro straordinario”.
Il responsabile Salute di Eni, Uberti, e il Presidente di RaGe, Franchi, hanno voluto rimarcare come “da nord a sud, Eni sia in prima linea nella lotta al Covid. Già a marzo – hanno affermato – abbiamo pensato a Gela, e dopo un'interlocuzione con l'ASP abbiamo deciso di investire sulla terapia intensiva dell'ospedale, in primis per rispondere alla pandemia attuale e poi per donare alla città una struttura che, ad emergenza finita, resti a disposizione della comunità locale”.