Pubblicato il: 24/02/2015 alle 10:15
E' circolata, nelle scorse ore, la “notizia” del “cambio di casacca” di “un gruppo di attivisti del M5S di Canicattì, comprensivi di portavoce che avrebbero dismesso i colori dei Cinquestelle per indossare quelli verdi del leghista di Matteo Salvini.
“E' una notizia falsa – proclamano all’unisono i 14 deputati all’ ARS -, non c'era alcun gruppo M5S a Canicattì ora passato con Salvini. Gli unici soggetti autorizzati all'uso del simbolo in provincia di Agrigento sono il deputato regionale Matteo Mangiacavallo e quattro consiglieri comunali eletti durante le amministrative. Chi altri si fregia della bandiera e del nome del Movimento è soltanto un abusivo”.
“Esistono i Meetup – aggiunge Matteo Mangiacavallo – che sono gruppi di lavoro che aderiscono ai principi e al programma del M5S. Ma nessun Meetup può chiamarsi Movimento 5 Stelle, né, tantomeno, può utilizzarne il simbolo senza autorizzazione. Per prevenire casi come quello di queste ore, in cui l'abuso è plateale – conclude Mangiacavallo – vengono inviate le ‘diffide all'utilizzo del simbolo’. Quelle diffide, però, che sarebbero sacrosante, vengono sempre male interpretate come ‘espulsioni’ e i responsabili degli abusi finiscono per passare per martiri. Per la cronaca, a Canicattì esiste un Meetup denominato ‘Canicattì in Movimento’ e quello non si è ancora sciolto sotto il sole della Padania”.