Si è concluso con 14 condanne e un’assoluzione con formula piena il processo scaturito dall’inchiesta antimafia dei carabinieri e denominata “Gallodoro”. La sentenza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, Gigi Omar Modica. Alcuni imputati hanno incassato la condanna per alcuni reati ma sono stati assolti da altri. Per alcuni è stata riconosciuta l’associazione mafiosa, ma di contro la sentenza ha respinto la tesi che tra il Vallone e la provincia agrigentina fosse operativa un’associazione dedita allo spaccio di stupefacenti, visto che da quest’accusa sono stati assolti tutti gli imputati a cui era contestata. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di estorsione e singoli episodi di spaccio.
Ad uscire assolto da ogni accusa, il sancataldese Calogero Maurizio Di Vita, 52 anni (assistito dall’avvocato Dino Milazzo), per il quale i pm Maurizio Bonaccorso e Stefano Strino avevano chiesto la pena di 16 anni. Inflitti 13 anni e 2 mesi a Claudio Rino Di Leo di Campofranco; 10 anni, 4 mesi e 26 giorni a Francesco Pollara, originario di Palermo; 6 anni, 8 mesi e 20 giorni a Domenico Avarello, di Canicattì; 3 anni e 10 mesi a Filippo Cacciatore, di Cammarata; 2 anni, 8 mesi e 26 giorni a Vincenzo Scalzo, di San Cataldo; 2 anni e 20 giorni a Domenico Mangiapane, di Cammarata; 1 anno, 8 mesi e 20 giorni di reclusione a Giovanni Valenti, di Favara; 1 anno e 8 mesi a Vincenzo Insinna, di Vallelunga Pratameno; 1 anno e 6 mesi a Giovanni Siragusa, di Mussomeli; 1 anno e 4 mesi a Vito De Maria, di Cammarata; 1 anno e 4 mesi a Maurizio Matraxia, di San Giovanni Gemini; 1 anno e 2 mesi ad Alexander Giulio Lattuca, mussomelese; 1 anno, 1 mese e 16 giorni al fratello di quest’ultimo Antonino Lattuca; 1 anno per Pietro Antonio Baudo, di Vallelunga Pratameno. Il collegio difensivo era composto da dagli avvocati Salvatore Daniele, Calogero Vinci, Danilo Tipo, Dino Milazzo, Martina Vurruso, Antonio Impellizzeri, Sonia Provenzano, Fabiana Giordano, Diego Giarratana, Salvatore Re, Gianfranco Pilato, Massimo Scozzari, Giuseppe Ortolani, Vincenzo Infranco, Carmelo Nocera, Davide Chibbaro, Corrado Sinatra, Giuseppe Barba, Giovanni Morgante e Antonio Pecoraro.