Pubblicato il: 18/09/2013 alle 07:42
Rompe con il passato uno dei boss di Cosa Nostra del Nisseno. Ha deciso di pentirsi Giancarlo Giugno, 54 anni, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Niscemi e negli ultimi venti anni coinvolto nelle più importanti inchieste antimafia. Una collaborazione che rischia di scuotere la nomenclatura mafiosa della provincia di Caltanissetta, considerato lo spessore criminale del capomafia che negli anni '90 è stato anche consigliere comunale della Democrazia Cristiana. Giugno, dopo aver scontato diverse condanne era stato scarcerato, ma era tornato in carcere lo scorso 5 febbraio quando venne coinvolto nell'operazione Rewind con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio dello stiddaro Roberto Bennici. A maggio, il boss di Niscemi era stato raggiunto dal 41 bis, ossia il carcere duro, poi un'altra accusa di omicidio da parte dei pentiti e lo scorso luglio invece la magistratura ha sequestrato a Giugno e ai suoi familiari case, terreni e macchinari. In queste settimane, Giancarlo Giugno viene interrogato dai magistrati della Dda di Caltanissetta e Catania ai quali sta rievocando delitti di mafia, facendo nomi e cognomi, parlando di estorsioni, droga e tirando in ballo i politici collusi che sono scesi a patto con la mafia, in cambio di voti e appalti pilotati.