Pubblicato il: 23/01/2025 alle 11:44
Venticinque le condanne per mafia, pizzo, droga e armi sotto l’ala della stidda mazzarinese. Del clan Sanfilippo, in particolare, finito al centro dell’inchiesta dei carabinieri «Chimera». Quattro gli assolti da ogni imputazione. Uno di loro è un avvocato.
Condannati Santa Sandra Alleruzzo a 3 anni, 9 mesi e 10 giorni e 5.500 euro di multa; Giovanni Di Pasquale 4 anni, 8 mesi e 3.500 euro; Rosangela Farchica 7 anni; Samuel Fontana 12 anni e 2 mesi; Vincenza Rosalba Galati 7 anni e 6 mesi; Antonino Iannì 8 anni e 8.700 euro; Ivan Dario Iannì 7 anni, 6 mesi e 5.500 euro; Vincenzo Iannì 7 anni, 6 mesi e 5.400 euro: Bartolomeo La Placa 5 anni, un mese e 4.100 euro; Ilenia La Placa 7 anni; Francesco Lo Cicero un anno con pena sospesa e non menzione; Valentina Maniscalco 8 anni; Michele Silvano Mazzeo 17 anni, 9 mesi e 10 giorni; Andrea Sanfilippo 16 anni e 6 mesi; Calogero Sanfilippo (del 1983) 17 anni; Calogero Sanfilippo (del 1991) 8 anni e 6 mesi; Calogero Sanfilippo (del 1976) 16 anni; Giuseppe Sanfilippo (del 1984) 30 anni; Marcello Sanfilippo 16 anni e 6 mesi; Maria Sanfilippo (del 1986) 16 anni; Marianna «Annina» Sanfilippo (del 1957) 13 anni e 6 mesi; Marianna Sanfilippo (del 1985) un anno, 4 mesi e 1.600 euro; Ignazio Zuccalà 13 anni e 4 mesi; Liborio Sanfilippo 18 anni, chiude Rocco di Dio con 7 anni e 6 mesi (avvocati Agata Maira, Carmelo Terranova, Gianpiero Russo, Flavio Sinatra, Antonino Ficarra, Rocco Guarnaccia, Giacomo Ventura, Giada Faraci, Fausto Giuliana e Gaetano Giunta) accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni tra consumate e tentate, armi e droga aggravati dal metodo mafioso.
Dovranno anche risarcire il ministero dell’Interno (assistito dall’avvocato Giuseppe Laspina).
Assolti l’avvocato Salvatore Ridolfo Nicastro, il fratello, l’imprenditore Rosario Nicastro (assistiti dall’avvocato Giuseppe Dacqui) per i quali era stata chiesta la condanna, rispettivamente, a sette anni ed a quattro anni e sei mesi, per estorsione il primo e tentata estorsione l’altro. Verdetto assolutorio anche per Giuseppe «nasone» Sanfilippo (del 1979) e Bruno Berlingieri (avvocati Gaetano Giunta e Maria Garito).
Questo, passando anche per parziali verdetti di non colpevolezza legati solo a qualche capo d’imputazione, il pronunciamento del tribunale presieduto da Miriam D’Amore (a latere Marica Marino e Fabrizio Giannola). Altri venti imputati sono in appello con il rito abbreviato.