Pubblicato il: 14/07/2014 alle 19:59
Questa mattina abbiamo pubblicato la lettera di due genitori, Maria Rosa e Francesco Cassaro, che hanno voluto raccontare l'esperienza del proprio figlio nella colonia estiva “Strummula” organizzata dal Comune di Caltanissetta e come gli animatori (troppo pochi per il numero dei bambini) abbiano dimenticato” il piccolo a loro affidato, di appena 3 anni e mezzo, all'interno del Parco Acquatico nel quale era stato condotto. (Leggi: “Nostro figlio dimenticato in piscina. Chi seleziona gli animatori della colonia estiva comunale?”)
La Swimming Caltanissetta srl, societa' affidataria delle attività relative alla colonia estiva, dopo aver letto la lettera pubblicata, ha inviato alcune precisazioni chiarendo alcuni aspetti fondamentali in merito alla gestione del folto gruppo di bambini.
Si pubblica il testo integrale:
Pur rimanendo fermamente convinti che a generare l’equivoco in questione abbia contribuito l’effetto devastante e distorcente del più classico passa parola, di cui saranno, certamente, rimasti vittima i due genitori, non possiamo, tuttavia, esimerci dal fornire ogni elemento utile a smentire con la necessaria fermezza le notizie diffuse in merito all’accaduto rassicurando chi, nel contempo, affida da oltre un decennio e a ragion veduta, i propri figli alla professionalità di un gruppo di operatori del settore che con grande abnegazione e sens00o di responsabilità gestisce la sopra indicata manifestazione estiva comunale.
In particolare sia, quindi, utile precisare quanto succintamente di seguito riportato: Tutti i genitori hanno richiesto la partecipazione dei propri figli alla colonia estiva “strummula” mediante sottoscrizione di una domanda d’iscrizione per il cui tramite essi hanno autorizzato la partecipazione dei propri figli “ad eventuali gite, nonché alle attività che si svolgeranno in luoghi diversi dal centro (ville, palestre, piscine, etc.).
Tutti i genitori,pertanto, hanno preso da subito conoscenza del fatto che la colonia prevedesse la possibilità di effettuare degli spostamenti al di fuori dei centri istituzionalmente deputati. Il progetto cui tutti i genitori hanno chiesto di aderire prevede la presenza di 4 operatori con un numero medio di bambini per “centro” pari in media a n. 70. (Il giorno dei fatti riferiti erano presenti in tutto 49 bambini (14 di categoria “baby” e 35 di categoria “junior”) assistiti da ben 4 operatori dell’organizzazione oltre la presenza di un’ulteriore unità fornita dal Comune di Caltanissetta);
Va da sé, che la presenza complessivamente di unità garantiva abbondantemente la proporzione animatori-bambini richiesta dal progetto. Nessun genere di mezzo è mai partito alla volta del centro di destinazione con a bordo i i bambini più piccoli dimenticando all’interno della struttura acquatica il piccolo malcapitato. In realtà, come consuetudine, la responsabile delle animatrici, prima di lasciare la struttura ricreativa e consentire all’autobus di lasciare il parco, ha chiamato l’appello. Preso atto dell’assenza del piccolo è tornata immediatamente a recuperarlo. Si precisa ulteriormente che, all’interno dell’Acquapark, rimane sempre una animatrice che ha il compito di controllare la presenza di bambini che dovranno riprendere l’autobus per il rientro. Giovi sottolineare che all’interno del parco acquatico il bambino non ha corso alcun genere di rischio trattandosi di una struttura dotata della presenza di assistenti bagnanti per ogni sua singola zona. I punti di accesso agli scivoli ed alle zone “a rischio minori” sono inoltre costantemente sorvegliati da altrettanti assistenti che ne disciplinano l’ingresso.
Alla luce di quanto accaduto, sono state già fornite disposizioni a tutto il personale affinché l’appello sia chiamato due volte: uno in piscina ed un altro sull’autobus , appunto per ulteriormente controllare e confermare la presenza di tutti i bambini. Pertanto, al di la delle giustificabili ansie ingenerate nei genitori del piccolo partecipante alla colonia, riteniamo che quanto accaduto ci stimola ad operare sempre al meglio, mettendo al primo posto “la sicurezza dei bambini”. Ci dichiariamo, nel contempo, disponibili a fornire ogni riscontro possa tornare utile a dimostrare la veridicità di quanto dichiarato.