Pubblicato il: 15/07/2013 alle 13:59
Non ci sta a prendersi le critiche, l'avvocato Rudy Maira, che esce allo scoperto per replicare a chi ha attaccato la sua iniziativa di salvataggio della Nissa, coinvolgendo professionisti e notai per salvare il titolo e di conseguenza la società biancoscudata. L'ex sindaco, dunque, non incassa e anzi va al contrattacco con una lettera aperta in cui sintetizza il suo pensiero.
“Senza che nessuno mi avesse coinvolto mi sono volontariamente occupato della Nissa, e senza alcun fine politico o dirigenziale della società, al solo scopo di contribuire a dare una mano da vecchio “passionario” del “blasone” calcistico di Caltanissetta ed, ove possibile, per dare una scossa all’ambiente sportivo ed alla Città che, per sollevarsi, ha bisogno di ragionare, ed agire, per ogni aspetto, con partecipazione corale nel rispetto della diversità di idee di ognuno. Conseguentemente giudico fuori luogo le affermazioni di una esponente politica che intervenendo ad un programma radiofonico ha definito questa mia iniziativa “ridicola” mentre, invece, si può definire in qualunque maniera ma “non ridicola” poiché se così dovesse alla fine risultare, il ridicolo dovrebbe coinvolgere la Città che, alla fin fine non lo merita, anche se… Anche se: ho cercato, con l’aiuto degli amici notai che hanno dato immediatamente la loro disponibilità, di realizzare un circuito virtuoso e trasparente per eliminare maneggio di danaro, ho provocato la sensibilità di tutti invitando a partecipare quanto meno con modeste contribuzioni, così da realizzare un vero progetto di partecipazione sportiva, ho sollecitato gli organi del Comune, dal Sindaco, alla Giunta, ai capi gruppo consiliari, che hanno immediatamente risposto. Quindi grandi prospettive, consensi ed impegni. Ma dove sono gli atti consequenziali? Tutti parlano, tutti dichiarano di salvare il “blasone” della Nissa, tutti ci sentiamo sfidati dai risultati vincenti di altri Comuni della nostra Provincia, ma dove è il risultato pratico. Mi permetto di evidenziare che l’unico “risultato pratico” che oggi possiamo perseguire è quello di recarci dai notai a fornire il nostro contributo, grande o piccolo che sia. Il resto non serve. Rimandiamo a dopo le diatribe, i consensi ed i dissensi sulla dirigenza, passate, presenti e future della Nissa. Almeno sul calcio troviamo un punto comune, è l’ultima occasione in zona “Cesarini”, se la manchiamo non lamentiamoci più, abbiamo fallito tutti. Ed andando dai notai ricordiamoci di passare dalla Parrocchia più vicina: c’è la nostra giovane Chiara che ha bisogno di sentire il nostro affetto anche in termini pratici”.