Pubblicato il: 30/11/2017 alle 11:21
Si chiude con una doppia assoluzione il processo che ha visto sul banco degli imputati i nisseni Pietro Lamendola, di 70 anni, e Danilo Lamendola di 46 anni, padre e figlio, che erano stati accusati di maltrattamenti in famiglia e lesioni e per i quali la procura aveva chiesto, rispettivamente, la condanna a 2 anni e a 8 mesi. Secondo l'accusa vittima dei presunti maltrattamenti era stata la moglie di Pietro Lamendola e madre di Luigi, deceduta nelle more del processo. La vicenda risale al 2014 quando la donna denunciò, in un'occasione, di essere stata aggredita dal marito e in un'altra graffiata e colpita dal figlio alle braccia. Ricostruzione che però non ha retto al vaglio del giudice. L'avvocato difensore Davide Schillaci ha chiesto l'assoluzione di padre e figlio sostenendo che i referti medici non corrispondevano a quanto sostenuto dalla donna e, se graffi ed ematomi c'erano, era perché in un momento di rabbia la donna fu tenuta mentre si scagliava contro il figlio. Alla fine il tribunale monocratico ha assolto i due nisseni