Pubblicato il: 15/12/2021 alle 20:01
Il Gup del Tribunale di Caltanissetta, ha rigettato la richiesta di eseguire una perizia psichiatrica per Maria Capitano, una maestra di 62 anni della scuola “Gianni Rosari” di Milena, accusata insieme ad un’altra insegnante, Annamaria Rallo di 65 anni di maltrattamenti su alcuni alunni. Nel corso dell’udienza, il Miur si è costituito parte civile con l'Avvocatura dello Stato. I difensori delle due imputate hanno chiesto un rinvio per valutare ed eventualmente formalizzare alla prossima udienza la richiesta di giudizio abbreviato. Il processo è stato rinviato al 12 gennaio 2022.
Anche le famiglie dei bimbi, nella scorsa udienza, si sono costituite parte civile. Sono assistite dagli avvocati Massimilano Bellini, Calogero Buscarino, Giulio Canobbio, Dario Giambarresi, Salvatore Tona e Salvi Virciglio. La difesa di Anna Capitano, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Maria Dacquì, aveva chiesto la perizia per stabilire se la maestra, a causa di alcuni problemi di cui soffriva, fosse capace di intendere e di volere sia all’epoca dei fatti che adesso, per stare in giudizio. Ad assistere Maria Rullo è invece l’avvocato Claudio Testa. Le contestazioni secondo l’accusa, rappresentata dai pm Chiara Benfante e Massimo Trifirò, riguardano rimproveri arbitrari, lanci di oggetti, minacce, schiaffi, strattonamenti, spinte, pizzicotti, tirate di orecchio. In altri casi i bambini sarebbero stati costretti a mangiare da soli per punizione o a stare in piedi con le braccia conserte, dando le spalle alla classe. I fatti contestati riguardano i primi mesi del 2019.