Pubblicato il: 26/08/2021 alle 13:51
L’Asp di Caltanissetta da 2 mesi avrebbe esaurito tutti i microchip utilizzati per identificare i cani da registrare all’anagrafe canina e per questo il servizio è stato sospeso. A denunciarlo è il Wwf Sicilia Centrale, al quale continuano a pervenire numerose e ripetute lamentele e segnalazioni in ordine al disservizio determinato dall'assenza di transponder per l'identificazione degli animali d'affezione (microchip). “La stessa situazione – si legge nella nota del Wwf – si verificherebbe anche nei canili privati attivi nel Comune di Caltanissetta per cui, allo stato, ai randagi accalappiati in entrata in tali strutture non verrebbe inoculato il microchip omettendo, così la prescritta identificazione di ciascun animale; per tale motivo, inoltre, anche le cessioni e le adozioni di cani provenienti dai canili sarebbero state sospese”.
Oggi il Presidente di Wwf Sicilia Centrale, Ennio Bonfanti, ha presentato un esposto urgente alla direzione generale dell'ASP di Caltanissetta ed al Dipartimento regionale delle Attività sanitarie per denunciare ''il perdurare di tale grave ed ormai insostenibile situazione, con negative ricadute sia sui fronti igienico-sanitari e veterinari, sia su quelli amministrativi, economici e giuridici'' chiedendo ''l'urgente e fattiva attivazione dei competenti organi ed uffici dell'Asp per porre immediato rimedio alla problematica in oggetto. In particolare, nelle more di acquisire le nuove forniture dalle ditte produttrici, si chiede di provvedere in via temporanea e d'urgenza – si legge nell'esposto – alla richiesta di transponder ad altre Asp siciliane ovvero altre similari 'soluzioni tampone''.
Ma l'Associazione ambientalista vuole vederci chiaro anche sulla cause che hanno determinato questa assurda situazione e, pertanto, ha chiesto ai vertici amministrativi dell'Azienda Sanitaria ''di avviare gli opportuni accertamenti in ordine alla legittimita', correttezza e adeguatezza dell'attività dei Dirigenti e Funzionari nella cui responsabilita' rientrava l'assicurazione di adeguata dotazione di transponder per l'espletamento di questo specifico servizio pubblico, cosi' gravemente compromesso, provvedendo a segnalare quanto eventualmente riscontrato anche al competente organo aziendale ai fini della valutazione della performance''. Nell'esposto, inoltre, il WWF ha chiesto al Dipartimento regionale di Sanita' Veterinaria ''di accertare i fatti e le responsabilita' di quanto accaduto e – qualora in difetto – porre in essere tutti gli atti, provvedimenti ed attivita' di propria competenza previsti per legge''.