Pubblicato il: 09/05/2019 alle 14:09
Presso il liceo scientifico “Alessandro Volta” in Caltanissetta, con la partecipazione del Prefetto Di Stani, si è tenuto un convegno denominato “Mani unite per la legalità”.
L’incontro ha commemorato la strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Durante il convegno ha preso la parola la Sig.ra Tina Montinaro, moglie dell’agente di scorta perito nell’esercizio del proprio lavoro, che grazie al suo attivo impegno ha dato vita all'Associazione Quarto Savona Quindici (era questo il nome in codice dell'auto blindata sulla quale viaggiava suo marito) con lo scopo di portare in giro per l'Italia, a perenne memoria, la testimonianza di quello che resta del relitto della vettura.
È stata sottolineata, altresì, l’importanza del rapporto con i giovani delle scuole, affinché venga in essi fissato il ricordo di quanto accadde e ne venga stimolato lo spirito critico.
Il Prefetto Di Stani ha parlato della figura del giudice Falcone e dell’importanza che riveste come esempio positivo di impegno civile da tramandare alle future generazioni. Ha ricordato, inoltre, come non bisogna mai arretrare nella lotta alla mafia ma che occorre tenere alta l’attenzione non solo delle Istituzioni e dello Stato ma soprattutto dei cittadini. Un passaggio, poi, particolarmente gradito è stato quello relativo alla cultura come strumento di elevazione sociale ed affrancazione da logiche criminali.
Ha suggerito il Prefetto come lo studio e l’educazione civica siano le coordinate in base alle quali la scuola e la società devono formare i cittadini del futuro, rendendoli coscienti che la legalità, non a caso parola contenuta nel titolo del convegno, sia l’unico stile di vita che vale la pena abbracciare e portare avanti.
Nell’occasione il Prefetto Di Stani e la Sig.ra Tina Montinaro hanno lasciato un proprio messaggio affisso all’albero “Mani unite per la legalità”.