Pubblicato il: 03/02/2024 alle 07:57
Matera è un piccolo gioiello scavato nelle montagne. Il tempo sembra essersi fermato nella città della Basilicata, dove il paesaggio circostante non è diverso da quello di un dipinto. Lo scrittore Carlo Levi, nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli”, la descrive così: “Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”.
Matera, che negli anni passati ha conquistato fotografi e registi, tra cui Henri Cartier-Bresson, Pier Paolo Pasolini e Mel Gibson, ha un fascino unico. Una bellezza complessa che si comprende soltanto quando si gira a piedi tra i vicoli stretti del centro storico e le case scavate nel tufo. Le stratificazioni della storia e il delicato rapporto con la natura circostante ne fanno un sorprendente museo a cielo aperto.
Matera è famosa per le sue antiche abitazioni scavate nella roccia, chiamate Sassi, che sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993.
I Sassi di Matera sono un complesso di abitazioni scavate nella roccia calcarea, che risalgono all’epoca preistorica. Oggi, queste abitazioni sono state restaurate e trasformate in hotel, ristoranti e negozi, e offrono ai visitatori un’esperienza unica di vita nella città antica.
La città di Matera è anche famosa per la sua cattedrale e per la Chiesa di San Pietro Caveoso, entrambe situato nella zona dei Sassi. Ed è molto conosciuta anche per la sua cucina tradizionale basata su prodotti locali come la carne di pecora e di capra, il pane di Matera DOP, i legumi, la pasta fatta in casa e i formaggi. Tra i piatti tipici della cucina lucana da provare, solo per citarne due, la pitta ‘mpigliata (pane ripieno di carne, formaggio e verdure) e i maccheroni alla pastora (maccheroni con pecora e capra) e i “lumachelle” (piccole lumache).
Cosa vedere a Matera, la città dei Sassi
Il viaggio in quella che è stata (con grande successo) la Capitale Europea della Cultura 2019 non può che cominciare dai suoi Sassi, il cuore più antico e primitivo, dichiarati Patrimonio Unesco, insieme al Parco delle chiese rupestri, dal 1993. I due quartieri, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, sono dominati dall’alto dalla Civita, il nucleo più antico e sono un intrico di scalinate e stradine, in cui è facile e piacevole perdersi, scoprendo grotte e chiese rupestri.
Tra le chiese rupestri, si consiglia di visitare il complesso monastico della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci, disposto su più livelli e affacciato sullo strapiombo della Gravina. Ci sono, poi, la Chiesa di San Pietro Barisano, la Chiesa di Santa Maria de Idris, arricchita da affreschi bizantini, e la duecentesca Chiesa di San Pietro Caveoso. Il Duomo (vedi qui sotto) con il campanile alto più di 50 metri, sorveglia la Civita e il “presepe” dei Sassi: la facciata sobria nulla preannuncia degli interni, sontuosi, in stile barocco.
Lì vicino si può visitare Casa Noha, edificio storico di proprietà del Fai, al cui interno viene proiettato un filmato sul passato tormentato e sul riscatto di Matera. La storia della città si può ripercorrere anche tra i reperti del Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” e nelle sale sia di Palazzo Lanfranchi, che ospita il Museo nazionale d’arte medievale e moderna, sia del Centro Carlo Levi.
Quando è meglio visitare i Sassi di Matera
Matera si può visitare tutto l’anno. Il periodo migliore è sicuramente la primavera: in estate il caldo rischia infatti di diventare soffocante, mentre d’inverno le temperature si abbassano e le piogge si fanno intense. Se la visitate nei mesi estivi, però, approfittate per girare di notte per le sue strade, sarà uno spettacolo. (Fonte viaggi.corriere.it) https://viaggi.corriere.it/europa/italia/matera/