Pubblicato il: 17/03/2025 alle 18:36
(Adnkronos) – Due uomini di Arezzo sono 'bloccati' negli Stati Uniti dopo aver avuto un figlio attraverso la maternità surrogata, pratica che in Italia è diventata reato universale, dunque perseguibile anche se commesso all'estero. La coppia gay si è recata in California per avere un figlio tramite la gestazione per altri diversi mesi fa. Allora la pratica era già fuori legge nel nostro Paese, ma solo lo scorso ottobre è diventata reato universale. Se decidessero di rientrare, rischierebbero l'arresto con una pena fino a due anni di carcere, un processo e una multa da 600mila euro fino a un milione di euro. "Per questo ho consigliato ai miei assistiti di restare in California, perché non c'è la necessaria chiarezza su cosa succederebbe al loro rientro in Italia", ha dichiara all'Adnkronos l'avvocato Gianni Baldini del foro di Firenze. "Non è chiara, infatti, la procedura che scatterebbe in base alla nuova legge". I due uomini, professionisti tra i 30 e i 40 anni, che abitano ad Arezzo, sono dipendenti di aziende multinazionali che consentono loro di lavorare da remoto, cosa che continuano a fare anche dalla California, dove a febbraio è nato il bambino che, spiega l'avvocato, "ha la cittadinanza americana in base allo ius soli". "La fecondazione è avvenuta quando la pratica ancora non era considerata reato in Italia e soprattutto è avvenuta in California dove questa pratica è lecita", ha ricordato Baldini. Cosa fare, dunque? Potrebbe esserci l'escamotage dell'anonimato, tornare in Italia e far apparire il neonato come figlio del solo padre biologico. Questo significherebbe che il partner non biologico non avrebbe diritti sul bambino, ma eviterebbero il rischio di essere scoperti e processati. Tuttavia, questa scelta comporta rischi legali e potrebbe creare problemi futuri per la famiglia. Con l'autodenuncia, invece, dovrebbero presentarsi spontaneamente alle autorità e affrontare il processo? Per l'avvocato Gianni Baldini, noto per le sue battaglie in difesa dei diritti civili, ci sono troppe incertezze con l'entrata in vigore della maternità surrogata come reato universale che il legislatore e il ministero della Giustizia dovrebbero chiarire. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)