Pubblicato il: 28/12/2023 alle 18:33
Sono due i medici iscritti nel registro degli indagati per la morte di Fabiana Alessi, la ragazza di 23 anni di Mazzarino, deceduta martedì pomeriggio a seguito di un malore. Si tratta di Vincenzo Marino, medico cardiologo, sindaco della città, che in quel momento era in turno in pronto soccorso e della dottoressa della guardia medica Alice Spinello. La Procura di Gela ha aperto un fascicolo, come atto dovuto, per le ipotesi di reato di omicidio colposo e colpa medica professionale. Domani alle 14 è prevista l'udienza dinanzi al gip per la nomina del Ctu che dovrà eseguire l'autopsia nel pomeriggio. I carabinieri, delegati dalla Procura, dovranno accertare se l'ambulanza, giunta senza medico a bordo doveva essere invece medicalizzata, oltre che verificare tempi di intervento e i turni in pronto soccorso. Il tragico decesso della ragazza è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì. A quanto pare intorno alle 18 ha accusato un malore. Avrebbe detto al marito di non riuscire a respirare mentre si accasciava a terra. Subito sono stati allertati i soccorsi e poco dopo è arrivata un'ambulanza senza medico a bordo. I sanitari del 118 hanno provato per oltre 45 minuti a rianimare la ragazza ma non c'è stato nulla da fare. Secondo quanto denunciato dai parenti il medico della guardia medica sarebbe arrivato dopo circa mezz'ora dall'inizio dei soccorsi. Cosa che dovrà essere verificata dagli inquirenti. La ventitreenne, mamma di un bimbo di 3 anni, nonostante il massaggio cardiaco prolungato e la defibrillazione sarebbe giunta al pronto soccorso già morta. Sembrerebbe anche che i familiari, in quei lunghissimi 45 minuti, avrebbero chiesto al dottore Marino di andare in casa della ragazza per aiutare gli operatori del 118 a rianimarla. Ma il medico avrebbe spiegato di non poter lasciare il pronto soccorso per non incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio. Da qui, stando a quanto raccontato da Vincenzo Marino, sarebbero partite delle minacce da parte dei familiari. E alla fine il medico, che ha sporto denuncia ai carabinieri, è rimasto a dormire in ospedale. Fatti, anche questi, che dovranno essere accertati dall'autorità giudiziaria. Una vicenda dolorosa che ha portato nuovamente all'attenzione i problemi della sanità pubblica e in particolare quelli legati alla carenza di personale medico.