Pubblicato il: 14/08/2019 alle 10:14
Il Convento dei Francescani di Mazzarino rischia di chiudere dopo 500 anni. Una lettera a firma del Ministro Provinciale, padre Pietro Giarracca, pubblicata sui social, ha colto di sorpresa i mazzarinesi che, “come un fulmine a ciel sereno”, hanno saputo del ridimensionamento e del fatto che i frati “non potranno più essere stabilmente a Mazzarino”. A quanto pare nelle tre province religiose, Siracusa, Messina e Palermo, si sta assottigliando sempre più il numero di frati e l’età media avanza, dunque in prospettiva futura si dovrà arrivare all’unificazione dei tre distretti. Per fare questo sarà necessaria la chiusura di alcuni conventi tra cui quello di Mazzarino. L’attuale superiore sarà trasferito a Ragusa mentre il parroco andrà a Sortino, in provincia di Siracusa. Decisione che ha scatenato una vera e propria mobilitazione dei mazzarinesi visto che non vi sarà più una presenza stabile di frati, molto amati dalla comunità di Mazzarino. Il sindaco Enzo Marino avrebbe già chiesto un tavolo di confronto tra il provinciale, il vescovo, e le confraternite del luogo, anche se ancora formalmente non è stata fatta alcuna convocazione. “Carissimi fratelli di Mazzarino – ha scritto padre Pietro Giarracca, nella sua lettera – il Signore ci dia pace e bene. Con grande tristezza comunichiamo che, a motivo del ridimensionamento delle nostre presenze non potremmo più essere stabilmente presenti a Mazzarino. Questa decisione è stata molto difficile ed è frutto di un cammino. Portarla a compimento sarà doloroso per entrambi. Abbiamo ricevuto tantissimo bene da voi – continua la missiva, e vi siamo tanto grati. Dalle vostre testimonianze sappiamo che anche voi avete ricevuto dai frati affetto paterno e fraterno, preghiera e sostegno. Tutti sappiamo quanto la storia di questa casa sia stata segnata da momenti di gloria e di sofferenze; quante vocazioni vissute con grande passione e amore essa ha dato alla Provincia. Tra queste quella del servo di Dio padre Ludovico Napoli. Sono bellissime pagine di storia scritta insieme e profondamente impresse nei cuori. Siamo stati reciprocamente vicini e in maniera diversa lo saremo ancora. Sebbene, purtroppo, non potremo più essere stabilmente presenti continueremo, con amore e gratitudine l’assistenza all’Ofs e alla Gi.Fra”.