Pubblicato il: 19/03/2015 alle 16:59
La sesta Commissione permanente Sanità, presieduta dalla consigliera Rita Daniele e composta dal vicepresidente Calogero Bellavia e dai consiglieri Francesco Dolce, Walter Dorato, Davide Mirisola, Luigi Romano e Rosalinda Talluto, continua il lavoro di analisi di tutti i servizi sanitari presenti sul territorio per conoscerne criticità ed eccellenze.
In quest’ottica, nei giorni scorsi, la Commissione ha incontrato Giuseppe Mastrosimone, presidente della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) e vicepresidente della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e Giuseppe D’Anna, presidente della FIMMG e vicepresidente della SIMG. I componenti della Commissione hanno affrontato le problematiche legate alla medicina territoriale ed a tutti i servizi che la compongono.
Grazie all’incontro è emersa, principalmente, la tendenza dei cittadini a precipitarsi – anziché dal proprio medico di base – al Pronto Soccorso, anche per disturbi lievi e non gravi; tale comportamento può e deve essere scoraggiato dal buon funzionamento dei differenti servizi sanitari territoriali ma anche da un’efficiente campagna di sensibilizzazione per far conoscere, proprio a quei cittadini che “intasano” l’ospedale, quanti e quali sono i servizi presenti sul nostro territorio.
“Perché funzioni bene, un ospedale non può avocare a sé i compiti dei servizi territoriali, concepiti proprio per esercitare un’azione di miglioramento e di razionalizzazione delle attività delle strutture ospedaliere. Il facile accesso ai servizi sanitari territoriali e lo snellimento delle procedure burocratiche, secondo i medici, garantirebbero qualità e servizi rapidi a tutti i cittadini”, dicono i componenti della commissione consiliare.
Nei giorni scorsi la Commissione ha anche contattato Clara Sicilia, responsabile dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) di Caltanissetta, con la quale ha intrapreso un percorso di conoscenza delle attività che riguardano questa realtà. Se da un lato l’ospedale deve essere concepito principalmente per il trattamento delle acuzie, dall’altro, le strutture territoriali devono essere differenziate e devono costituire il punto di riferimento per il trattamento di tutte le altre patologie nei diversi ambiti residenziali, semi-residenziali e domiciliari.
“Intento della Commissione è quello di orientare il cittadino ad acquisire un quadro completo dei servizi sanitari presenti sul territorio nisseno, ma soprattutto quello di assicurare che le componenti di questa rete siano opportunamente in relazione fra di loro”, spiega la presidente Rita Daniele.