Pubblicato il: 18/04/2021 alle 12:10
I giovani che hanno fatto parte della Consulta Giovanile hanno permesso la redazione di un nuovo progetto per la Villa Comunale di San Cataldo, coinvolgendo artisti, professionisti e numerose associazioni locali.Il progetto, dal titolo “Mediterraneity”, si propone di ripensare il modo di vivere e accedere a un luogo pubblico, come la Villa, attraverso la realizzazione di opere creative contemporanee che permettano di sviluppare il senso della comunità e dell’identità mediterranea. L’area individuata è quella più bassa della Villa, avente un’area di circa 1.400mq, che vede dominare nella parete frontale la fontana con la vasca attorno, una grande aiuola al centro, tre aiuole ai lati e un sentiero circolare che si snoda nelle quattro vie di accesso.
Il metodo scelto per realizzare l’intervento di riqualificazione è quello di workshop di più discipline artistiche e culturali, destinate principalmente agli studenti, con particolare attenzione verso coloro che vivono situazioni di disagio familiare, sociale ed economico, permettendo così una crescita partecipata della comunità attraverso il miglioramento dei luoghi. Inoltre, il coinvolgimento di associazioni locali, operanti in ambito sociale, fa sì che si crei un legame diretto tra società, istituzioni, artisti e luogo da riqualificare.
Saranno organizzati, nello specifico quattro workshop all’interno della Villa: MEDITERRANEO MIO, curato dall’artista Alberto Antonio Foresta, destinato a bambini di 11-13 anni, che avrà lo scopo di riqualificare la fontana. È già stata ideata un’installazione artistica in ricordo delle migliaia di migranti morti in mare. L’opera sarà realizzata con materiali poveri e/o di riciclo e inserita all’interno della fontana, simbolo metaforico del Mediterraneo;
TACTICAL URBANISM, curato dall’architetto Valeria Chiodo, in collaborazione con Liceo artistico "F. Juvara", destinato a ragazzi e ragazze di fascia 14-18 anni. L’area verde sarà oggetto di un workshop di autocostruzione secondo gli schemi del tatticismo urbano, finalizzato alla realizzazione di arredi e decorazioni con l’uso di materiali poveri, di scarto e riciclo;
RADICI NEL CEMENTO, curato dai musicisti Salvatore Nocera e Davide Campisi, destinato a bambini di 6-10 anni, mirato all’arricchimento esperienziale dei partecipanti, per promuovere l’integrazione e l’appartenenza ad una comunità, creando ponti interculturali e affidando un ruolo e una posizione attiva ai giovani. Si cercherà di accompagnare i bambini alla riscoperta di suoni mediterranei, partendo dalle proprie radici fino ad arrivare a costruire strumenti musicali percussivi semplici;
STORIE MEDITERRANEE. Tre workshop basati sullo storytelling di migrazioni mediterranee attraverso tre forme di arte e cultura: regia, curata da Aldo Rapè, fotografia, curata da Angelo Anzalone e giornalismo, curato da Rosario Sardella. Lo scopo è avvicinarsi alle tre discipline mettendole in pratica raccontando, ognuno attraverso la propria arte, storie di chi ha dovuto lasciare la terra natia per raggiungere altri luoghi. I workshop proveranno a offrire una visione duplice e complessiva del fenomeno della migrazione, quello verso e quello dalla Sicilia. I risultati saranno fruibili in digitale e con opere di arredo urbano.
Per avere un supporto scientifico la Dott.ssa Lucrezia Saporito e la Dott.ssa Rita Biancheri affiancheranno i professionisti per uno studio psicologico e sociologico del progetto, così da poterne permettere la riuscita e la riproponibilità in altri contesti. Ruolo chiave quello svolto dalle associazioni che lavoreranno in sinergia per la riuscita del progetto e il raggiungimento dei principi di aggregazione, solidarietà e diffusione della cultura in tutte le sue forme ed arti.
Il soggetto proponente è l’associazione IL GIOCO DEL SORRISO, da anni protagonista nel mondo del volontariato in favore dei bambini, coadiuvata da una ricca partnership che vedrà la collaborazione di ETNOS Societa’ Cooperativa Sociale e dell’associazione I GIRASOLI Onlus, che vantano esperienza nel campo dell’ospitalità e integrazione dei migranti; dell’associazione MAT MAT, dell’ASSOCIAZIONE DISABILI di San Cataldo Onlus e dell’Associazione culturale QUARTA PARETE che contribuiranno grazie alla storica attività nel campo delle iniziative sociali, dell’inclusione e della cultura sancataldese.
Il progetto è stato redatto al fine di partecipare al bando del Mibact “Creative living lab”, finalizzato proprio a sostenere progetti culturali e creativi di natura multidisciplinare e prevede una specifica rimodulazione in caso di limitazioni dovute alla diffusione del Covid-19. Riteniamo che sia fondamentale, in un anno caratterizzato dalla grave crisi pandemica, riscoprire il valore della cultura e dell’arte, introducendo nella nostra città forme innovative di fruizione delle stesse.
Ringraziamo il Comune di San Cataldo per aver condiviso gli scopi del progetto e fornito tutte le autorizzazioni per la realizzazione del progetto in caso di finanziamento. I giovani che hanno promosso il progetto: Marco Andaloro, Fabio Salerno, Lucrezia Saporito, Emanuele Orlando, Aldo Carletta, Andrea Guarneri, Davide Orlando, Benny Torregrossa, Marco Anzalone, Alberto Antonio Foresta e Salvatore Mosca