Pubblicato il: 04/07/2024 alle 21:30
(Adnkronos) – "Io francamente non ho letto, a differenza di altri, nelle parole del presidente della Repubblica un attacco al governo". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Dritto e Rovescio su rete 4. "Penso che non si faccia un favore alle istituzioni di questa Nazione e al presidente della Repubblica se ogni cosa che dice viene strumentalizzata come se fosse il capo dell'opposizione". "Il discorso del presidente della Repubblica sulla democrazia era un discorso molto alto e io lo condivido perché è vero che nelle democrazie non esiste un assolutismo nei poteri, non esiste neanche un assolutismo nella maggioranza, è per questo che ci sono pesi e contrappesi nei sistemi democratici – prosegue -. Mi corre l'obbligo di dire che se non esiste un assolutismo della maggioranza, figuriamoci se può esistere un assolutismo della minoranza, che è quello che abbiamo purtroppo visto quando al governo c'era la sinistra. Abbiamo visto gente che perdeva le elezioni, che arrivava nonostante ciò al governo e che alla fine ti diceva pure se potevi o non potevi uscire di casa, quello è assolutismo dei poteri ed è il problema che ha la sinistra con questa riforma". "Noi non modifichiamo i poteri del presidente del Consiglio – rimarca Meloni .- L'unico potere che modifichiamo è che i cittadini scelgono il presidente del Consiglio, perché il presidente del Consiglio invece di essere scelto dai partiti nel Palazzo viene scelto direttamente dai cittadini. Questo è l'unico potere che si rafforza. Ed è questo che spaventa la sinistra, ma non lo possono dire. Il problema è che se decidono i cittadini loro probabilmente non possono più governare quando perdono le elezioni. Quindi il loro problema vero non è l'uomo solo al comando ma il rischio di non avere più un sistema nel quale c'è un Pd solo al comando. Ma questo credo sia un problema della sinistra e non degli italiani". "Io rifiuto l'idea che quello che spetta all'Italia venga riconosciuto solo se il Governo si adegua. Se esiste ancora un'Unione Europea, all'Italia va riconosciuto quello che le va riconosciuto, banalmente perché è la terza economia europea, è un Paese fondatore, è la seconda manifattura d'Europa e pure perché tra le grandi nazioni europee è quella con il Governo più stabile". "Diciamo la verità – continua – non è che in passato ha funzionato questa tecnica della sinistra perché 5 anni fa, quando il Governo era pienamente inserito in questa maggioranza ed era totalmente supino alle scelte di quella maggioranza, l'Italia non ha preso nessuno dei massimi incarichi europei. Dico di più, neanche uno dei Vicepresidenti della Commissione. Sa quanti erano i vicepresidenti della Commissione Europea? Sette. L'Italia non ne aveva uno, per cui non mi pare neanche che sia una tecnica che ha funzionato". "Penso che sia molto più serio dire le cose come le si pensa, perché le persone ti rispettano se sei credibile, se sei onesto, se sei coerente, che è la scelta che ho fatto io. Per il futuro dico che non credo che durerà questo tentativo di mettere la polvere sotto il tappeto perché la maggioranza è molto fragile. E penso che, quando i provvedimenti cominceranno ad arrivare nel Parlamento Europeo, la maggioranza inevitabilmente si sposterà verso destra e allora a quel punto riusciremo sicuramente anche a dare qualche soddisfazione ai cittadini per le indicazioni che ci hanno dato con le elezioni". "Io considero vergognoso che chi viene pagato dagli italiani per scrivere le leggi stia lì a fare apologia della violazione delle leggi. Considero vergognoso che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente; considero vergognoso che in uno Stato di diritto si faccia anche qui apologia dell'esproprio proletario, in una Nazione nella quale la proprietà privata è sacra ed inviolabile. E considero scandaloso il silenzio della sinistra su queste posizioni. Particolarmente il silenzio del Pd e del M5s". "Dopo di che per segnalare una differenza io posso dirle quello che abbiamo fatto noi: e cioè inserire nel nostro decreto in uno dei nostri disegni di legge in materia di sicurezza, una norma che introduce un nuovo delitto, che è per l'appunto l'occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, con pena detentiva prevista da due a sette anni di carcere. E per facilitare la soluzione di questo problema, che purtroppo riguarda migliaia di casi in Italia, abbiamo anche due novità, la più importante delle quali è la possibilità per le forze dell'ordine di procedere allo sgombero dell'immobile occupato anche senza aspettare l'autorizzazione del giudice che dovrà convalidarla successivamente". "Quindi da una parte c'è chi combatte le occupazioni abusive, segnalo che in questi mesi abbiamo sgomberato circa 150 interi stabili occupati abusivamente e oltre 1.100 case popolari occupate abusivamente; e chi, pagato con i soldi degli italiani, istiga il racket delle occupazioni abusive. Punti di vista, gli italiani decideranno", conclude. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)