Pubblicato il: 03/06/2015 alle 08:37
Denominazioni ufficiali e popolari, nomi di luoghi nell’area che si interseca tra Caltanissetta e Agrigento. Una curiosa digressione linguistica che sarà il tema del convegno che si svolgerà questo pomeriggio presso la biblioteca Scarabelli di Caltanissetta e durante il quale sarà presentato il testo “Toponimi agrigentino-nisseni tra cartografia e tradizione orale” che, come ha spiegato l’assessore alla cultura e linguista Marina Castiglione, approfondirà i “toponimi”, termini che “conservano nelle pieghe della loro forma linguistica a volte opaca il senso descrittivo che li ha originati”.
La presentazione del testo, che si svolgerà alla presenza dell’autore Angelo Campanella e del vicesindaco nisseno, si svolgerà con la presenza dell’archietto Luigi Santagati e socio della società storia patria di Caltanissetta, l’archeologo Luca Zambito e il giornalista moderatore Valerio Cimino.
Il professore Angelo Campanella, originario di Racalmuto ha studiato i nomi dei comuni di Canicattì, Castrofilippo, Grotte, Racalmuto, Bompensiere, Montedoro e Milena.
Il libro rappresenta un’indagine sui nomi di luogo in area nisseno-agrigentina attraverso inchieste sul campo e materiali documentari l'analisi linguistica, storica e semantica delle denominazioni ufficiali e popolari.
La toponomastica, a causa del suo carattere conservativo, può essere studiata come riflesso della storia linguistica della Sicilia e d'altra parte, avendo una forte componente denotativa, consente di valutare le permanenze materiali e geomorfologiche dello spazio rurale.
La presentazione di “Toponimi agrigentino-nisseni tra cartografia e tradizione orale”, inserita all’interno delle attività organizzate dal Distretto Valle dei Templi, si svolgerà giorno 3 pomeriggio, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Scarabelli di Caltanissetta.