Pubblicato il: 03/11/2019 alle 09:44
Una storia terribile quella che arriva da Trecate, poco più di 20mila abitanti al confine tra la provincia piemontese di Novara con la Lombardia.
Un messinese ha ucciso il fratello a colpi di pistola, prima è scappato e poi si è costituito. Il caso ha avuto una soluzione in poche ore nella caserma dei carabinieri che ospita il Comando provinciale di Novara. Rosario Saporito, 40 anni, era ricercato dall'ora di pranzo quando, al culmine di un litigio, ha sparato al fratello Daniele, di quattro anni più giovane di lui.
Dopo aver sparato al fratello, Rosario Saporito è fuggito dal luogo del delitto, a bordo della sua Hyundai, portando con sé l'arma con il quale avrebbe ammazzato il fratello. Le ricerche erano state portate avanti sia in Piemonte sia in Lombardia. Il presunto assassino, autista, avrebbe ucciso il fratello Daniele, con un colpo di pistola al petto mentre i due erano nell'appartamento di via Plinio dove vivevano con la madre e una sorella minore. La vittima faceva il pizzaiolo e da poco si era separato dalla moglie. Aveva due bambini ancora in tenera età.
Da alcuni mesi i fratelli erano tornati a vivere sotto lo stesso tetto, al civico 20 di via Plinio, nella casa in cui abitano anche la madre e la sorella minore dei due. Una convivenza forzata: dopo la separazione dalla moglie, la scorsa estate, Daniele Saporito aveva deciso di abbandonare la Sardegna, dove si era trasferito, per rifarsi una vita là dove c'erano le sue radici. frat
Ma le liti col fratello erano continue, colpa della gelosia che, come un tarlo, si è insinuata giorno dopo giorno nel fratello, convinto che dietro la simpatia nei confronti della moglie, probabilmente ricambiata, si nascondesse altro.
"Daniele ci scherzava – ricordano alcuni vicini di casa in un bar della zona – Non sembrava preoccupato dall'atteggiamento del fratello, piuttosto infastidito. Ci diceva che non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, un tradimento così grande. Quando gli dicevamo di stare attento, lui se la rideva, ma certo non avremmo mai pensato che Rosario arrivasse ad ammazzarlo".
Increduli gli amici della vittima, convinti che tra i cognati non ci sia stata nessuna infedeltà: "Daniele era stato nuovamente in Sardegna, a trovare i due figli avuti con l'ex moglie. Era tornato a Trecate solo da qualche giorno e subito erano ricominciate le accuse. E i litigi". L'ultimo all'ora di pranzo quando l'ennesimo tentativo di chiarimento tra i fratelli si è concluso nel sangue. Rosario ha impugnato l'arma, sulla cui provenienza sono ora in corso gli accertamenti dei carabinieri, e ha sparato al petto del fratello Daniele.
Sono stati i famigliari, terrorizzati, a dare l'allarme. Sul posto i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 36enne, che faceva il pizzaiolo. Nessuna traccia del fratello, allontanatosi armato in auto.
Imponente la caccia all'uomo, che per tutto il pomeriggio ha visto impegnate le forze dell'ordine, con l'ausilio di unità cinofile ed elicotteri, anche nella vicina Lombardia. Le ricerche si sono concluse nel tardo pomeriggio quando, forse consigliato da un avvocato, Rosario Saporito ha deciso di arrendersi e di consegnarsi ai carabinieri in via Lamarmora. Spetterà ora ai carabinieri ricostruire con esattezza la lite tra i due fratelli e la successiva fuga. (Gds.it)