Pubblicato il: 21/09/2013 alle 10:51
Due ricercatori di origini siciliane si trasferiscono in Belgio e scoprono il meccanismo del tumore al seno. E' una bellissima storia quella che vede protagonisti Michele Averna e Rossella Lucà, uniti dall'amore per la biologia e la ricerca, e dall'amore vero. Averna ha 30 anni ed è di Caltanissetta, una laurea triennale in Biologia università degli studi di Palermo, una specialistica in biologia umana università di Roma Tor Vergata, un dottorato di ricerca in scienze biomediche università cattolica di Lovanio, Belgio. Lucà ha 29 anni ed è gelese purosangue, laurea triennale in Biologia università degli studi di Catania, laurea specialistica in biologia cellulare e molecolare università di Roma Tor Vergata e un dottorato di ricerca in scienze biomediche università cattolica di Lovanio, Belgio.
“Durante i nostri 5 anni di ricerca abbiamo scoperto un nuovo ruolo per la proteina FMRP responsabile della sindrome dell'X Fragile, la forma più comune di ritardo mentale ereditario. Lo studio che ci vede come primi autori insieme alla dottoressa Francesca Zalfa è stata appena pubblicato sulla rivista internazionale EMBO Molecular Medicine. La causa della sindrome è l'assenza della proteina, ma sembrerebbe che proprio la sua mancanza protegga dalla formazione di tumori e metastasi. Abbiamo scoperto che inibendo la produzione della proteina si ha un minore sviluppo di tumori al seno e in particolare di metastasi, la principale causa di morte per tumore al seno. La ricerca è adesso indirizzata verso l'utilizzo della proteina FMRP come marcatore per tumori al seno particolarmente aggressivi per cui non sono ancora state sviluppate terapie e farmaci. In un futuro si potrebbe pensare di rimuovere in maniera specifica la proteina nel tumore in modo da diminuire la possibilita' di formare metastasi”.
“Non siamo solo partner nel lavoro ma anche nella vita – racconta Michele Averna. – Â Io e Rossella ci siamo conosciuti a lezione e, in modo indipendente, abbiamo fatto domanda di tesi nello stesso laboratorio di ricerca. Poi insieme abbiamo scelto di andare in Belgio. Da lì, anche grazie al contributo della ricercatrice Francesca Zalfa, che è rimasta a Roma, abbiamo raggiunto questi importanti risultati”.
Le strade professionali, solo quelle, dei due dottorandi però potrebbero presto separarsi. Mentre Rossella vuole continuare lo studio del cancro al seno, Michele avrebbe intenzione di tornare in Italia. “Vorrei occuparmi di ricerca clinica, qualcosa di più applicato rispetto alla ricerca di base: Vorrei occuparmi dello studio dei farmaci, come vengono testati clinici sui farmaci”.