Pubblicato il: 20/06/2014 alle 11:25
“La prossima settimana il Consiglio Comunale di Caltanissetta si insedia. Ad una amministrazione rinnovata si affianca un organo politico anch’esso rinnovato per due terzi. La speranza è quella che ogni cambiamento possa portare un miglioramento nella qualità delle azioni dei due organi per dare quelle rispose che i cittadini si attendono, comprendendo anche quelli che non hanno deciso di esprimersi disertando le urne”. Michele Giarratana – candidato a sindaco che ha sfidato fino al ballottaggio Giovanni Ruvolo – affronta la vicenda della elezione del Presidente del consiglio comunale in calendario per martedì prossimo. Il leader di Caltanissetta Protagonista, che s'è imposto anche sui candidati del centrodestra, lancia l'appello a rompere i vecchi schemi dei partiti e ad attribure
“Sembra si respiri un’aria nuova forse perché memori della continua e ripetuta intenzione della coalizione politica vincitrice delle elezioni di concepire la democrazia e quindi la gestione della Cosa Pubblica come una effettiva sinergia da parte di ogni componente o entità della nostra Città. Se questi presupposti sono veri allora ognuno per la sua parte dimostri che si vuole il bene di Caltanissetta con atti consequenziali.
La scelta ad esempio (ma non come atto estemporaneo ma piuttosto sostanziale e significativo) del nuovo Presidente del Consiglio potrebbe rappresentare un momento di collaborazione, fra le parti politiche in campo, di grande maturità democratica. Infatti, non come rivendicazione ma come esempio da dare ai cittadini, mi pare corretto e autenticamente “civico” che la presidenza del Consiglio sia data all’opposizione”.
“In campagna elettorale – aggiunge Giarratana – non sono mancate aperture e dichiarazioni di collaborazione fra i due schieramenti di centro destra e centro sinistra, che oggi appaiono tali al di la delle rivendicazioni di autonomia indicate dal sottoscritto e da Giovanni Ruvolo. Si sente forte, invero, la necessità di un segnale forte di discontinuità rispetto al passato quando chi era maggioranza rivendicava ad ogni costo poltrone e poteri. E’ quindi indispensabile riconoscere all’opposizione un ruolo istituzionale di prestigio che dia anche garanzia di equilibrio e democrazia in Consiglio”.
“Perdere questa occasione sarebbe delittuoso. Riaprirebbe le porte della disillusione, confermerebbe che certi partiti e certi poteri se ne infischiano del riconoscimento degli altri, darebbe ancora voce agli scettici verso la politica, giustificherebbe la disaffezione alla partecipazione democratica di chi preferisce andare al mare invece di andare a votare. Ma soprattutto metterebbe già adesso in evidenza le difficoltà del nuovo Sindaco a governare senza che i partiti che lo hanno sostenuto e lo sostengono non diano ordini diversi rispetto a quello che più volte e con convinzione Ruvolo ha ribadito e cioè che per amministrare c’è bisogno di tutti.Appunto, ritengo che l’opposizione sia da subito disposta a dare garanzie di equilibrio democratico assumendosi la responsabilità della Presidenza del Consiglio”.