Pubblicato il: 25/05/2014 alle 19:16
Giarratano e Lo Giudice sposi a Oslo
Dopo tre anni di matrimonio, celebrato nell’autunno del 2011 a Oslo, arriva un bambino nella famiglia del parlamentare democratico Sergio Lo Giudice. Il piccolo è figlio dell'avvocato originario di Caltanissetta Michele Giarratano, compagno dell’ex capogruppo Pd al Comune di Bologna, dallo scorso anno senatore dem, ed è stato concepito negli Stati Uniti, con la procedura dell’utero in affitto. La coppia si trova attualmente proprio in America, ma la notizia ieri s’è diffusa a Palazzo d’Accursio, dove Lo Giudice ha guidato a lungo il gruppo dei democratici. Ma chi è Michele Giarratano?
Lui ha 32 anni e dopo aver frequentato il liceo classico “Ruggero Settimo” s'è trasferito a Bologna per gli studi universitari e nel tempo è diventato noto per le sue battaglie a tutela dell'identità omosessuale, tanto da diventare il legale del circolo gay bolognese “Il Cassero” e responsabile dello sportello legale nazionale di Arcigay. Ma il nome di Michele Giarratano ha fatto il giro del mondo qualche anno fa, per l'esattezza il 27 agosto del 2011 quando convolò a nozze a Oslo con Lo Giudice, senatore di origine messinese e docente di Filosofia nonché presidente onorario di Arcigay.
I due sposi con la fede al ditoUna scelta di vita quella della coppia Giarratano-Lo Giudice che arriva a coronamento delle nozze gay, celebrate all’estero. Lo Giudice ha infatti sposato Giarratano nel 2011 in Norvegia, “una cerimonia simbolica” disse allora il senatore Democratico, visto che il Paese scandinavo è “l’unico Paese che permette le nozze senza essere residenti. Ma subito dopo ci batteremo perché l'unione venga riconosciuta legalmente anche in Italia”.
La battaglia per ora non ha ancora avuto buon esito, nonostante l’impegno del governo Renzi di riconoscere almeno la civil partnership per le coppie dello stesso sesso, ma nel frattempo Lo Giudice, ex presidente di Arcigay, e Giarratano, hanno deciso di ampliare la famiglia. Nel frattempo sono state avviate le pratiche per ottenere il riconoscimento dello stato civile presso il Comune di Bologna, dopo la sentenza di Grosseto che ha reso ammissibile l’iscrizione delle unioni di persone dello stesso sesso nelle anagrafi comunali.
“Grazie, a tutte e tutti quelli che ci stanno scrivendo in queste ore, con messaggi di affetto per la nascita del piccolo Luca. Speravamo di riuscire ad annunciare la sua nascita con calma ma la notizia è arrivata ai giornali prima ancora che a molte amiche ed amici, pazienza. Non cambia nulla rispetto all'enorme felicità' che stiamo provando”, ha scritto il nisseno Michele Giarratano nel post sul suo profilo Facebook inondato da migliaia di messaggi di auguri e da altri meno felici nei toni.
“Un grazie lo rivolgo anche a chi in queste ore ha già iniziato a scrivere cose volgari, infamanti, a puntare il dito… Perché sono quelle “persone”, se così si possono chiamare, che quotidianamente mi spingono a lottare, a non mollare mai e a fare il possibile per consegnare a mio figlio un mondo anche solo un briciolo migliore”, è il commento che il legale di Caltanissetta ha rivolto a chi, in queste ore liete, ha espresso durissimi pregiudizi contro la scelta di avere un bambino.