Pubblicato il: 26/11/2013 alle 08:52
Come stanno reagendo le microimprese in questo momento di crisi? Quali sono le strategie messe in atto per riportare il bilancio in attivo? Domande che hanno trovato una risposta ieri nel report diffuso dall’ISTAT sul 9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi.
Le microimprese (unità con 3-9 addetti)adottano strategie quasi esclusivamente difensive e solo in pochi casi cercano di ampliare prodotti, servizi o personale specializzato per accedere a nuovi mercati.
I numeri diffusi dall’ISTAT. Le assunzioni nella maggior parte dei casi di personale non altamente qualificato, riguardano nel 2011una microimpresa su quattro. Quasi un terzo delle microimprese ha investito in formazione, con corsi sia interni sia esterni. Circa un terzo delle unità prese in esame ha introdotto un’innovazione nel triennio 2009-2011,soprattutto di tipo organizzativo. Poco meno della metà delle microimprese reputa l’utilizzo di Internet non necessario o inutile per l’attività svolta. Circa un terzo utilizza un sito web, mentre un quarto ricorre al commercio elettronico. A livello settoriale la situazione è fortemente differenziata: le assunzioni e il ricorso al lavoro autonomo sono più frequenti nei servizi,con punte massime nei servizi postali (41,6%), nelle telecomunicazioni (41,3%), nella ricerca e sviluppo (40,7%) e nel campo delle attività culturali, della consulenza e della pubblicità (37,4%). Tuttavia, il primato di assorbimento di nuove risorse umane spettaall’industria,in particolare al settore della farmaceutica (56,5%).
Nonostante gli incentivi fiscali mirati alle assunzioni le microimprese della Sicilia – regione fortemente caratterizzata realtà aziendali molto piccole – sono molto scarse (19,5%) e si posizionano come fanalino di coda di tutta la penisola andando a collocarsi soltanto al di sopra della Basilicata (18,5%). La regione con la quota più elevata di assunzioni da parte di microimprese è il Trentino Alto Adige (30,9%) grazie, soprattutto, al contributo della Provincia di Trento (il 36,9%).