L’eritreo morto aveva 29, anni. Il ragazzo, secondo quanto emerge dalle testimonianze dei compagni di viaggio, era vivo e stava bene durante la traversata che è finita in disgrazia visto che il barchino è, all’improvviso, affondato. Il giovane avrebbe perso la vita durante le procedure di salvataggio, secondo la ricostruzione dei fatti. Già all’inizio dell’anno il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, allora facente funzioni di procuratore capo, aveva evidenziato sempre «meno barche in legno dalla Tunisia e barchini in metallo che hanno una grandissima instabilità».
Sono state decine, nel corso di questi mesi, i barchini di metallo che si sono capovolti durante le traversate e sono affondati velocemente, causando la morte se non di tutti i migranti a bordo di molti che o non sanno nuotare o non riescono a rimanere a galla in attesa dei soccorsi.