Pubblicato il: 29/09/2022 alle 08:46
Pena ridotta a 3 anni in appello per un uomo residente in un paese di Milena, che era stato accusato di violenza sessuale sulla ex moglie e di avere commesso i presunti abusi anche davanti ai figli minorenni, oltre che di maltrattamenti e stalking. La Corte d’appello lo ha assolto dall’accusa di violenza sessuale, condannandolo però per stalking e maltrattamenti. Sconto di pena anche per la sorella dell’uomo, che è stata condannata a sua volta a 1 anno per stalking, ma assolta dal reato di induzione a commettere reato in quanto, secondo l’accusa originaria, la donna aveva esercitato pressioni sulla persona offesa in modo che non denunciasse il fratello. In primo grado l’uomo era stato condannato a 6 anni, mentre la sorella a 1 anno e 6 mesi.
I fatti risalgono al 2019; la persona offesa (parte civile con l’avvocato Salvatore Virciglio) aveva denunciato di essere stata maltrattata per diversi anni dall’ex consorte, il quale, sempre secondo l’accusa, era arrivato ad abusare di lei anche davanti ai figli minorenni. L’uomo sospettava anche che la ex moglie lo tradisse e, insieme alla sorella, l’avrebbe quindi seguita dappertutto e in un’occasione l’avevano anche sorpresa con un uomo. In ogni caso la persona offesa aveva deciso comunque di denunciare le presunte violenze e le persecuzioni subite, oltre i tentativi dell’allora cognata di convincerla a non rivelare nulla agli inquirenti. La Procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado, mentre l’avvocato difensore Giuseppe Dacquì aveva chiesto l’assoluzione sostenendo l’assenza di elementi alla base dell’accusa, in particolare riguardo alla violenza sessuale, visto che i figli minorenni della coppia avevano affermato di non avere assistito a episodi del genere. (Vincenzo Pane, La Sicilia)