Pubblicato il: 06/07/2017 alle 16:31
Nota dello Sportello Antiviolenza del Movimento Cristiano Lavoratori su un presunto caso di stalking già arrivato sui banchi del tribunale di Caltanissetta che di seguito pubblichiamo:
"Minacce di morte, frasi ingiuriose, continue telefonate e messaggi, atti persecutori all’ex compagna e al padre di lei: dovrà rispondere di stalking I.G. residente a San Cataldo, che questa mattina è stato rinviato a giudizio dal GUP di Caltanissetta. Si tratta di una vicenda iniziata quando la donna M.L. rimase incinta dall’ex compagno, l’imputato avrebbe commesso una serie di condotte reiterate in particolare molestie, aggressioni e persecuzioni che sono state nel tempo documentate. Tutti comportamenti per cui l’imputato adesso dovrà rispondere in dibattimento il 24 Novembre davanti il Tribunale di Caltanissetta.
Le vittime di stalking difese dell’Avvocato Caracausi – hanno dovuto sostituire il numero del cellulare; cambiare il percorso per andare al lavoro e per tornare a casa; modificare gli orari della palestra o di altre attività; oggi non escono da soli se non accompagnati – tale situazione continua di fatto a incidere sullo stato di salute, cagionando un grave e perdurante stato di ansia e paura, tanto da incutere gravissime preoccupazione per la propria incolumità.
L’Avvocato Caracausi: “le donne devono trovare il coraggio di denunciare, ma poi non possono essere lasciate sole ed hanno bisogno di tutela. In questo senso, siamo soddisfatti dell’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura Nissena, il Pool Antiviolenza della Procura di Caltanissetta, che si sta occupando anche di questa vicenda, sta facendo un eccellente lavoro.
Lo stalker può essere una persona nota o sconosciuta, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un ex partner; le vittime sono soprattutto le donne, ma talvolta anche gli uomini.
In particolare – quando il persecutore è un ex – c’è la voglia di vendetta, magari per essere stati lasciati o per incapacità di affrontare l’abbandono.
Da anni insieme allo Sportello Antiviolenza del Movimento Cristiano Lavoratori ci occupiamo di questi casi e chi subisce atti persecutori o molestie assillanti ha spesso difficoltà a parlarne con qualcuno e a chiedere aiuto: per paura, vergogna o nella speranza di saper gestire in proprio la situazione. Attraverso il nostro sostegno e la nostra esperienza forniamo un aiuto concreto alle vittime di stalking. È importante che la donna non si senta innanzitutto sola. I nostri volontari mettono a disposizione le proprie competenze in ambito legale, psicologico e culturale, attraverso un servizio di accoglienza attivo 24 ore su 24, mirato a prevenire e contrastare la violenza intra ed extrafamiliare”.