Pubblicato il: 05/11/2023 alle 12:20
La Guardia di Finanza di Rovigo, a seguito di complesse indagini delegate e coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, ha tratto in arresto una donna in flagranza ritenuta in ipotesi accusatoria responsabile del reato di estorsione ai danni di un uomo che veniva dalla donna ricattato e minacciato di rivelare ai parenti dello stesso di aver avuto con il medesimo un rapporto sessuale. Le investigazioni hanno avuto origine proprio dalla denuncia della vittima del reato che aveva conosciuto un anno prima la donna su un social e non riusciva a trovare via d’uscita dalle continue minacce e richieste estorsive di denaro e altri beni avanzate dalla stessa, per cui si è rivolto alle Fiamme Gialle in cerca di aiuto.
Le investigazioni venivano immediatamente intraprese notiziando la Procura della Repubblica di Rovigo e ricostruendo quanto accaduto nel tempo, nonché organizzando un mirato servizio di pedinamento ed occultamento per intercettare e documentare l’illecita attività di estorsione di denaro nel suo svolgimento. Il denaro oggetto di una ennesima richiesta estorsiva era preparato e segnato, messo in una busta e lasciato nella cassetta postale riservata alla pubblicità del condominio di residenza della donna, proprio come dalla stessa richiesto e all’orario concordato. Dopo qualche minuto la donna scendeva, controllava che non vi fosse nessuno nei paraggi e prendeva la busta col denaro. In quel momento i militari, che appostati avevano osservato tutta la scena, intervenivano rinvenendo sulla persona il denaro con i numeri seriali precedentemente annotati ed arrestando così in flagranza di reato la donna.
Nella successiva perquisizione domiciliare venivano rinvenuti materiali ritenuti in ipotesi accusatoria pertinenti al reato. La Procura della Repubblica di Rovigo richiedeva la convalida dell'arresto con rito direttissimo e misura cautelare. Presso il Tribunale di Rovigo il giorno seguente veniva convalidato l’arresto e disposto per la donna la misura cautelare dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria nonché il divieto di avvicinamento alla vittima del reato ad una distanza inferiore ai duecento metri.