Pubblicato il: 11/05/2018 alle 19:50
Rinviati a giudizio i tre giovani sancataldesi Riccardo Panzarella, 22 anni, Salvatore Lazzara, 20 anni e Mattya Pennino, 21 anni, che a dicembre del 2016 sequestrano e picchiarono un minorenne all'interno di un garage. Questa mattina il Gup David Salvucci, nel corso dell'udienza preliminare ha accolto la richiesta del Pm Pasquale Pacifico. Il processo inizierà il 2 luglio dinanzi al tribunale collegiale. La parte offesa si è costituita parte civile con l'avvocato Maria Francesca Assenato. Gli avvocati della difesa Gianluca Amico, Massimiliano Bellini e Nuccio Sollami hanno chiesto il proscioglimento. Tutto era cominciato da un'innocente risata tra amici. Il minorenne si trovava all'interno di un locale di distributori automatici quando un altro ragazzo, Riccardo Panzarella, si era avvicinato chiedendo cosa avessero tanto da ridere. Fino a quando la vittima dell'aggressione sarebbe stata afferrata per il collo e trascinata fino in via Mimiani in un garage dove ad attenderlo vi erano altri giovani. Secondo la testimonianza della vittima in quattro lo avrebbero fatto sedere su una panca e mentre Panzarella – secondo lo accusa – lo picchiava e gli lanciavano oggetti contro, un altro lo teneva fermo. Un altro ancora lo minacciava dicendogli che se si fosse mosso di lì lo avrebbe picchiato anche lui. All'interno del garage però erano presenti due ragazze, amiche degli aggressori, che hanno cominciato a chiedere che il giovane venisse lasciato in pace. E così è stato. Non prima però di un ultima umiliazione. Visto che uno degli aggressori avrebbe chiesto alla vittima di baciargli i piedi e di chiedere scusa. Al suo rifiuto altri calci e altri pugni. Tanto che al ragazzo è stato rotto il setto nasale. Quando finalmente l'incubo è finito e il giovane è stato lasciato andare si è recato a casa dai genitori e, dopo essere stato medicato in pronto soccorso, il giorno dopo, si è recato in caserma a denunciare quanto accaduto nonostante fosse stato minacciato anche di morte qualora si fosse recato dai carabinieri. Tutto questo secondo la ricostruzione degli inquirenti. I tre imputati attualmente sono tutti in stato di libertà. Condannato invece un giovane, all’epoca dei fatti minorenne, dal tribunale dei Minori.